secondo me continua a sfuggire a tutti dove siamo e a quali dinamiche siamo sottoposti economicamente. Lo stato non e’ un’azienda che puoi dislocare e soprattutto non puoi licenziare gli statali. non si possono fare gesti se non si capiscono le regole basi dell’economia. eccetto gesti drammatici ovviamente. Mi spiego meglio: lo stato funziona perche’ qualcuno da allo stato attraverso le tasse. sono le imprese e le libere professioni. Una moltitudine invece di soggetti riceve dallo stato. Sono i dipendenti statali, pensionati, disoccupati, invalidi. La macchina statale al momento consuma di piu’ di quello che produce. e mantiene questo lusso
Nico Tanzi
24 Maggio 2021, 8:22 8:22
Ineccepibile. Aggiungerei che l’attuale complessità dei sistemi nasce proprio dall’aver applicato in passato soluzioni complesse a problemi inizialmente semplici.
Davide V8
24 Maggio 2021, 0:52 0:52
>”è proprio dalla completezza umana che nasce la possibilità di scienziati creativi che scoprono qualcosa, di CEO amanti del prodotto e non solo del processo, di umanisti competenti e rilevanti per tutti.”
Condivido. Chi non lo capisce è miope e limitato.
Ma estendo il suo discorso: il problema è in primis lo stato.
E’ lo stato il luogo delle chiacchiere inconcludenti, delle discussioni infinite.
Per uscire dal pantano sono questi i soggetti inutili da tagliare: le decisioni devono tornare nelle mani degli individui liberi.
Rosy
23 Maggio 2021, 20:54 20:54
Condivido, dr. Ruggeri, serve completezza umana, competenza, responsabilità.
Concetto che nel mondo del lavoro viene sempre più spesso ignorato.
Pigi
23 Maggio 2021, 20:23 20:23
Regola principale.
Ripristinare i diritti dell’uomo e i diritti costituzionali.
Chiusure di attività e limitazioni dei movimenti generali e indiscriminati li violano indiscutibilmente.
Roberto
23 Maggio 2021, 18:59 18:59
La gente oramai va per conto suo, infischiandosene di regole assurde fatte solo per creare confusione. Ma forse il creare confusione è invece frutto di una decisione politica precisa… La vecchia regola romana del “divide et impera” è sempre valida…
secondo me continua a sfuggire a tutti dove siamo e a quali dinamiche siamo sottoposti economicamente. Lo stato non e’ un’azienda che puoi dislocare e soprattutto non puoi licenziare gli statali. non si possono fare gesti se non si capiscono le regole basi dell’economia. eccetto gesti drammatici ovviamente. Mi spiego meglio: lo stato funziona perche’ qualcuno da allo stato attraverso le tasse. sono le imprese e le libere professioni. Una moltitudine invece di soggetti riceve dallo stato. Sono i dipendenti statali, pensionati, disoccupati, invalidi. La macchina statale al momento consuma di piu’ di quello che produce. e mantiene questo lusso
Ineccepibile. Aggiungerei che l’attuale complessità dei sistemi nasce proprio dall’aver applicato in passato soluzioni complesse a problemi inizialmente semplici.
>”è proprio dalla completezza umana che nasce la possibilità di scienziati creativi che scoprono qualcosa, di CEO amanti del prodotto e non solo del processo, di umanisti competenti e rilevanti per tutti.”
Condivido. Chi non lo capisce è miope e limitato.
Ma estendo il suo discorso: il problema è in primis lo stato.
E’ lo stato il luogo delle chiacchiere inconcludenti, delle discussioni infinite.
Per uscire dal pantano sono questi i soggetti inutili da tagliare: le decisioni devono tornare nelle mani degli individui liberi.
Condivido, dr. Ruggeri, serve completezza umana, competenza, responsabilità.
Concetto che nel mondo del lavoro viene sempre più spesso ignorato.
Regola principale.
Ripristinare i diritti dell’uomo e i diritti costituzionali.
Chiusure di attività e limitazioni dei movimenti generali e indiscriminati li violano indiscutibilmente.
La gente oramai va per conto suo, infischiandosene di regole assurde fatte solo per creare confusione. Ma forse il creare confusione è invece frutto di una decisione politica precisa… La vecchia regola romana del “divide et impera” è sempre valida…