L’ex banchiere ha voluto comunicare ai paesi più ostili ai provvedimenti di mutualizzazione del debito che il rischio di un default sistemico è reale e la reazione non può essere timida e ordinaria. Le aziende con l’azzeramento dei ricavi e i costi fissi inalterati sono obbligate a chiudere, trascinando nel tunnel i lavoratori privati di reddito, in una prospettiva di paralisi economica ed ecatombe sociale.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha più volte perorato l’unità nazionale per gestire l’attuale fase di criticità e chissà che il suo appello non sia stato preparatorio per uno scenario alternativo all’attuale con l’autorevolezza di Mario Draghi a semplificare il coagulo di una maggioranza parlamentare che avrebbe lo storico mandato di traghettare la nazione in sicurezza.
Andrea Amata, 27 marzo 2020