Nel complicato panorama delle relazioni internazionali, la tensione tra Russia e Ucraina continua a essere una sfida di notevole complessità. In questo delicato contesto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha infranto una sorta di tetto di cristallo che da diverso tempo impediva all’Ue e alla Russia di dialogare: il Cancelliere ha alzato la cornetta e parlato con Vladimir Putin, soprattutto di Ucraina.
Le richieste di Scholz
Durante lo scambio telefonico, Scholz ha chiaramente espresso la necessità di concludere le operazioni militari in Ucraina, enfatizzando l’importanza del ritiro delle forze russe dal Paese. Questo impegno riflette la posizione della Germania, pronta a supportare l’Ucraina “per quanto sarà necessario”, secondo quanto comunicato da un portavoce del governo tedesco. Scholz ha inoltre invitato la Russia a iniziare negoziati diretti con l’Ucraina per raggiungere una “pace equa e duratura”.
Una preoccupazione specifica sollevata nel corso delle discussioni tra Germania e Russia riguarda l’invio di truppe nordcoreane a sostegno delle operazioni russe in Ucraina. Questa azione è stata interpretata da Scholz come “un’escalation preoccupante” e un ampliamento del conflitto che merita una ferma condanna. Il messaggio inviato a Putin mira a evidenziare il pericolo di un’ulteriore destabilizzazione e l’espansione del conflitto.
Dialogo aperto
Nonostante le differenze di opinione e le tensioni, si è riconosciuta l’intenzione comune di “mantenere aperte le comunicazioni” post conversazione, come evidenziato da fonti vicine al governo tedesco e riportato dall’agenzia di stampa russa Tass. Questo dimostra la volontà di entrambe le parti di non interrompere il dialogo, un elemento fondamentale per possibili future mediazioni.
La posizione di Putin
Putin ha presentato le sue condizioni per un eventuale accordo che ponga termine al conflitto, sottolineando che qualsiasi soluzione dovrebbe tenere conto delle “nuove realtà territoriali“. Questa posizione fa riferimento al controllo russo su quattro regioni ucraine parzialmente occupate e allude al riconoscimento di questi cambiamenti come base per un armistizio. Le condizioni di Putin, che includono anche la non adesione dell’Ucraina alla Nato, complicano le trattative, ma sarebbero alla base anche del piano di pace ipotizzato da Donald Trump.
Nel preparare la telefonata con Putin, Scholz ha consultato e coordinato la posizione tedesca con i partner internazionali, inclusi gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e gli altri membri del G7, come riportato da Spiegel. Questo coordinamento sottolinea l’importanza attribuita dalla Germania a un’azione congiunta tra gli alleati nella gestione del conflitto ucraino.
L’Ucraina protesta
Tuttavia, l’Ucraina ha espresso critiche verso le iniziative diplomatiche tedesche. Il presidente Volodymyr Zelensky, citato da Sky News, ha manifestato preoccupazioni per il possibile effetto della telefonata di Scholz a Putin nel diminuire l’isolamento internazionale del leader russo, offrendogli un vantaggio strategico che potrebbe prolungare il conflitto anziché avvicinare alla sua risoluzione.