Commenti all'articolo Cosa succederà ad Autostrade (e cosa ancora non torna)
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paolo sanzio ponis
16 Luglio 2020, 19:28 19:28
In sostanza grazie ai Grilli e al pd cittadini cornuti e mazziati paghiamo pedaggi esorbitanti, con le tasse paghiamo il rifacimento del ponte, paghiamo con Cassa Depositi e Prestiti le azioni dei Benetton facciamo perdere di valore Atlantia e l’immagine dell’Italia nel mondo in più regaliamo ai Benetton che dovevano essere i cattivi qualche miliardo per le azioni e ci assumiamo i debiti di Autostrade senza che loro tirino fuori un centesimo. Direi che è proprio un grande affare, neppure il miglior Prodi sarebbe riuscito a farci un danno così grave.
rosario nicoletti
16 Luglio 2020, 12:25 12:25
Come al solito, il diavolo sta nei dettagli: bisogna vedere quali saranno gli esborsi necessari. Autostrade vale oggi ben poco: dopo decenni di mancata manutenzione alle infrastrutture sono necessari enormi investimenti per non vedere crollare tutto. E la vittoria di Atlantia (e dei Benetton) è tutta qui: hanno avuto enormi ricavi con pochissime spese, sfruttando le infrastrutture esistenti. Oggi, il limone è spremuto: è meglio gettarlo via. Ma, vorrei sapere: che cosa era scritto sulle sciagurate convenzioni a proposito della manutenzione delle infrastrutture? Era possibile farle degradare senza pagare penali? Dobbiamo al solito ringraziare i governanti del passato.
BUNNIE
16 Luglio 2020, 11:50 11:50
Per Angela e per Marina.
Nemmeno io ho molta stima della magistratura ma purtroppo è l’ unica che abbiamo.
Questa futura sentenza, qualunque essa sia è una mina vagante che non possiamo evitare.
Non riesco ad immaginare che direzione prenderà la magistratura ma, se sarà filo governativa, ragione di più per non avere benevolenza per i Benetton, se sarà pro Benetton il rischio è di pagare pure dei danni
Giovanni Pediconi
16 Luglio 2020, 11:44 11:44
Quindi se ho capito bene: Autostrade pagherà una penale di 3,4 mld (e non Atlantia). CDP farà un aumento di capitale in Autostrade (che compenserà il buco derivante dalla penale). I Benetton venderanno le loro azioni in borsa o a investitori di gradimento di CDP (incassando il prezzo) e si liberano di 14 mld di debito di Autostrade (garantiti da Atlantia). Non mi sembra che Conte e i 5S abbiano messo una strategia vincente
Marcoc74
16 Luglio 2020, 10:39 10:39
Non solo Cdp, ma già si parla di ingresso di fondi americani. Come se già non avessimo abbastanza aziende nazionali finite in mano estera.
A questo punto, vista la loro efficienza, preferirei avere aziende controllate dai tedeschi, soprattutto le autostrade, visto che loro le utilizzano tantissimo quando vengono in vacanza da noi, e le sanno tenere a regola d’arte.
honhil
16 Luglio 2020, 9:53 9:53
Conte, tronfio e vanitoso più di un pavone, ha appena finito di dire di aver messo il freno in bocca al cavallo Benetton, ancora gli applausi di Di Maio e delle cosiddette teste d’uovo dei sempre loquaci uomini immagini del Pd sono nell’aria, e il titolo Atlantia fa un balzo in avanti del 25% in Borsa. Un record. A dimostrazione che a restare con il cerino acceso in mano è questo governo. Il governo dei flop. A ciascuno i suoi record, insomma. Capita che qualcuno sa sussurrare ai cavalli, e capita anche che qualcun altro pensa di saper vendere bene le sue ciance. Purtroppo, intanto, lo Stivale è preda di tutti gli sciacalli che affollano il mondo.
In sostanza grazie ai Grilli e al pd cittadini cornuti e mazziati paghiamo pedaggi esorbitanti, con le tasse paghiamo il rifacimento del ponte, paghiamo con Cassa Depositi e Prestiti le azioni dei Benetton facciamo perdere di valore Atlantia e l’immagine dell’Italia nel mondo in più regaliamo ai Benetton che dovevano essere i cattivi qualche miliardo per le azioni e ci assumiamo i debiti di Autostrade senza che loro tirino fuori un centesimo. Direi che è proprio un grande affare, neppure il miglior Prodi sarebbe riuscito a farci un danno così grave.
Come al solito, il diavolo sta nei dettagli: bisogna vedere quali saranno gli esborsi necessari. Autostrade vale oggi ben poco: dopo decenni di mancata manutenzione alle infrastrutture sono necessari enormi investimenti per non vedere crollare tutto. E la vittoria di Atlantia (e dei Benetton) è tutta qui: hanno avuto enormi ricavi con pochissime spese, sfruttando le infrastrutture esistenti. Oggi, il limone è spremuto: è meglio gettarlo via. Ma, vorrei sapere: che cosa era scritto sulle sciagurate convenzioni a proposito della manutenzione delle infrastrutture? Era possibile farle degradare senza pagare penali? Dobbiamo al solito ringraziare i governanti del passato.
Per Angela e per Marina.
Nemmeno io ho molta stima della magistratura ma purtroppo è l’ unica che abbiamo.
Questa futura sentenza, qualunque essa sia è una mina vagante che non possiamo evitare.
Non riesco ad immaginare che direzione prenderà la magistratura ma, se sarà filo governativa, ragione di più per non avere benevolenza per i Benetton, se sarà pro Benetton il rischio è di pagare pure dei danni
Quindi se ho capito bene: Autostrade pagherà una penale di 3,4 mld (e non Atlantia). CDP farà un aumento di capitale in Autostrade (che compenserà il buco derivante dalla penale). I Benetton venderanno le loro azioni in borsa o a investitori di gradimento di CDP (incassando il prezzo) e si liberano di 14 mld di debito di Autostrade (garantiti da Atlantia). Non mi sembra che Conte e i 5S abbiano messo una strategia vincente
Non solo Cdp, ma già si parla di ingresso di fondi americani. Come se già non avessimo abbastanza aziende nazionali finite in mano estera.
A questo punto, vista la loro efficienza, preferirei avere aziende controllate dai tedeschi, soprattutto le autostrade, visto che loro le utilizzano tantissimo quando vengono in vacanza da noi, e le sanno tenere a regola d’arte.
Conte, tronfio e vanitoso più di un pavone, ha appena finito di dire di aver messo il freno in bocca al cavallo Benetton, ancora gli applausi di Di Maio e delle cosiddette teste d’uovo dei sempre loquaci uomini immagini del Pd sono nell’aria, e il titolo Atlantia fa un balzo in avanti del 25% in Borsa. Un record. A dimostrazione che a restare con il cerino acceso in mano è questo governo. Il governo dei flop. A ciascuno i suoi record, insomma. Capita che qualcuno sa sussurrare ai cavalli, e capita anche che qualcun altro pensa di saper vendere bene le sue ciance. Purtroppo, intanto, lo Stivale è preda di tutti gli sciacalli che affollano il mondo.