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Cosa trama Mario Draghi

L’ex primo ministro non farà il nonno nell’immediato futuro: si moltiplicano le voci sul suo futuro in Europa

Mario Draghi © STILLFX tramite Canva.com

Difficilmente Mario Draghi farà il nonno nell’immediato futuro. Nonostante l’ambizione di dedicarsi ai nipotini ventilata a interlocutori e collaboratori, l’ex primo ministro è destinato a recitare un ruolo da protagonista a livello politico. Sfumato il sogno di cogliere l’eredità di Sergio Mattarella, il settantaseienne è da tempo al centro di indiscrezioni e non ha smentito nulla, segnale inequivocabile. Ma c’è di più.

Reclutato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per un rapporto sulla competitività dell’industria europea, Draghi ieri è stato a Milano e presso la sede di Bankitalia ha ascoltato la delegazione dell’Ert (European round table for industry), think tank di presidenti e manager dei principali gruppi industriali del Continente. “È uno dei tanti incontri che teniamo nel corso di questo rapporto. Oggi (ieri; ndr) è l’industria. E io ascolto”, le parole dell’ex presidente della Bce.

Ma il presidente dell’Ert van Boxmeen ha posto l’accento sull’importanza del summit, ricordando che il report firmato da Draghi avrà un ruolo centrale nell’Europa del domani. Il documento verrà presentato all’indomani delle Europee e rappresenterà la road map per la prossima Commissione europea su come migliorare e riportare la competitività dell’Europa. Difficile immaginare dunque che dopo un compito così importante una personalità di rilievo come Draghi possa tornare a casa come se nulla fosse e spendere il 100 per cento del suo tempo con i nipotini.

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A corroborare l’ipotesi, le recenti indiscrezioni mai smentite. Pochi giorni fa il Financial Times ha acceso i riflettori sull’intenzione di Charles Michel di dimettersi anticipatamente dalla carica di presidente del Consiglio europeo. Secondo i ben informati, Draghi è uno dei principali candidati. Fonti vicine all’ex premier hanno ribadito che il politico non è in cerca di alcun ruolo di primo piano nel blocco, ma la smentita è di rito. Nathalie Tocci non ha dubbi a riguardo: “E’ improbabile che dica di no se glielo si chiede seriamente ma non si farà strada a gomitate”. Il principale sponsor di Draghi è il presidente francese Emmanuel Macron e il vertice di dicembre non è stato casuale. Insomma, il futuro è tutto da scrivere ma c’è una certezza: Draghi è in campo.

Massimo Balsamo, 11 gennaio 2024