Politica

Così la liturgia del terrore ci fa accettare un regime poco democratico - Seconda parte

Costoro, manipolati da una grande informazione che non cessa un secondo di terrorizzarli, usando la diffusione del contagio come l’inizio di una imminente ecatombe, oramai accettano qualunque restrizione purchessia, indotti a vedere in chi le contesta un nemico mortale da ostracizzare. Tutto ciò, è inutile nasconderlo, contiene in radice i germi di un regime che con la democrazia liberale ha poco a che vedere. Quando l’interazione tra politica e cittadinanza è tale da non lasciare nessun margine per le minoranze e per le sue ragioni, che in questo caso sono ben fondate su tanti aspetti, si scivola rapidamente verso una forma di totalitarismo da cui è sempre assai complicato uscire.

Claudio Romiti, 20 dicembre 2021

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