Nessuno conosce il mondo del lavoro meno dei sindacalisti che, come tutti sanno, non lavorano. A cominciare da Landini.
Flavio Pantarotto
27 Gennaio 2023, 15:45 15:45
Ampliamo l’orizzonte: a cosa serve, se non a CREARE discriminazioni,
un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro?
–
In linea di principio serve a garantire gli stipendi eliminando la variabile domanda-offerta su un dato territorio. Non è sbagliato. È socialista.
–
Ma il costo della vita a quella variabile è soggetto. Se il dipendente privato chiede un aumento, o gli viene riconosciuto oppure se ne va a lavorare altrove. Dove viene più retribuito, o più vicino a casa per risparmiare
sui costi o sui tempi, che son soldi anche quelli. Non è sbagliato. È liberale.
Giancarlo 2021
27 Gennaio 2023, 15:35 15:35
Le stesso succede in questa cosiddetta Europa Unita, per questo molti italiani e non solo emigrano nei Paesi del Nord e nelle zone europee più economicamente sviluppate. Provocando divisioni tra cittadini di serie A e di serie B. Questo succede inevitabilmente quando si riuniscono arbitrariamente tutte insieme economie diverse e a velocità differente di sviluppo. Questo comporta e comporterà sempre questi problemi vitali per le popolazioni colpite. Invece di stimolarle alla loro crescita economica, che dovrebbe essere l`interesse comune di tutti insieme. Sempre che non si desideri da parte delle economie più forti mantenere le differenze.
Flavio Pantarotto
27 Gennaio 2023, 13:50 13:50
La Storia, discrimina.
Perché è fatta dagli uomini, e gli uomini si odiano. Nulla di personale,
siamo mammiferi territoriali, chi non è nato nel branco difficilmente ne verrà accolto. Poi sono comparsi i Re, gli imperi, i confini.
Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori.
Se ci stai dentro, obbedisci alle leggi -le mie- sennò alla forca!
Poi, le guerre: i confini si spostano, chi era dentro ora è fuori e viceversa.
Ma se decido che Trapani e Bolzano sono uguali significa che sono uguali!
Il tuo territorio è povero? Datti da fare, o vattene! O crepa.
Il tuo è ricco? Bene, pagherà più tasse!
Ed il più ricco sarò io, sempre!
e_g_n
27 Gennaio 2023, 11:42 11:42
strano… non mi pare che ci sia la fila per le cattedre al sud dove si vive da ricchi… anzi…
Silvio Destro
27 Gennaio 2023, 10:12 10:12
Non me la sento di parteggiare per una parte in quanto ci sono punti a favore per ambedue. Il costo della vita è più caro al nord ma ci sono più servizi, è meno caro al sud ma per curarsi seriamente uno deve venire al nord, per spostarsi di 100 km impiega il doppio del tempo (e anche il tempo è denaro). Forse sarebbe meglio utilizzare quei fondi per iniziare a migliorare la situazione del sud. Magari facendo diventare un ospedale di una regione una eccellenza di una malattia, uno di un’altra regione una eccellenza di un’altra patologia o lo stesso sulle scuole/università.
Nessuno conosce il mondo del lavoro meno dei sindacalisti che, come tutti sanno, non lavorano. A cominciare da Landini.
Ampliamo l’orizzonte: a cosa serve, se non a CREARE discriminazioni,
un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro?
–
In linea di principio serve a garantire gli stipendi eliminando la variabile domanda-offerta su un dato territorio. Non è sbagliato. È socialista.
–
Ma il costo della vita a quella variabile è soggetto. Se il dipendente privato chiede un aumento, o gli viene riconosciuto oppure se ne va a lavorare altrove. Dove viene più retribuito, o più vicino a casa per risparmiare
sui costi o sui tempi, che son soldi anche quelli. Non è sbagliato. È liberale.
Le stesso succede in questa cosiddetta Europa Unita, per questo molti italiani e non solo emigrano nei Paesi del Nord e nelle zone europee più economicamente sviluppate. Provocando divisioni tra cittadini di serie A e di serie B. Questo succede inevitabilmente quando si riuniscono arbitrariamente tutte insieme economie diverse e a velocità differente di sviluppo. Questo comporta e comporterà sempre questi problemi vitali per le popolazioni colpite. Invece di stimolarle alla loro crescita economica, che dovrebbe essere l`interesse comune di tutti insieme. Sempre che non si desideri da parte delle economie più forti mantenere le differenze.
La Storia, discrimina.
Perché è fatta dagli uomini, e gli uomini si odiano. Nulla di personale,
siamo mammiferi territoriali, chi non è nato nel branco difficilmente ne verrà accolto. Poi sono comparsi i Re, gli imperi, i confini.
Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori.
Se ci stai dentro, obbedisci alle leggi -le mie- sennò alla forca!
Poi, le guerre: i confini si spostano, chi era dentro ora è fuori e viceversa.
Ma se decido che Trapani e Bolzano sono uguali significa che sono uguali!
Il tuo territorio è povero? Datti da fare, o vattene! O crepa.
Il tuo è ricco? Bene, pagherà più tasse!
Ed il più ricco sarò io, sempre!
strano… non mi pare che ci sia la fila per le cattedre al sud dove si vive da ricchi… anzi…
Non me la sento di parteggiare per una parte in quanto ci sono punti a favore per ambedue. Il costo della vita è più caro al nord ma ci sono più servizi, è meno caro al sud ma per curarsi seriamente uno deve venire al nord, per spostarsi di 100 km impiega il doppio del tempo (e anche il tempo è denaro). Forse sarebbe meglio utilizzare quei fondi per iniziare a migliorare la situazione del sud. Magari facendo diventare un ospedale di una regione una eccellenza di una malattia, uno di un’altra regione una eccellenza di un’altra patologia o lo stesso sulle scuole/università.