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Cospito, gli anarchici minacciano un manager: “Morirà davanti ai figli”

La minaccia all’interno della lettera degli anarchici contro un manager: “Verme della società. Vendichiamo Cospito”

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Dall’inizio della “vicenda Cospito”, l’anarchico detenuto al 41-bis e in sciopero della fame per chiedere la revoca del carcere duro, l’Italia è ripiombata all’interno di un clima da anni Sessanta e Settanta. Un vero e proprio clima da anni di Piombo. Dopo gli attentati alle ambasciate italiane, i volantini distribuiti all’Università La Sapienza di Roma, dove le più alte figure istituzionali vennero definite “assassine” di Cospito; ora, spunta un volantino di minacce contro una serie di aziende italiane ed un giornale. A firmarlo è la Federazione anarchica informale. In particolare, contro un manager che lavora nella sede torinese della Iveco Defence Vehicles, anche se la lettera è stata inviata direttamente a Bolzano, nella sede principale dell’azienda.

La lettera è stata recapitata in una busta gialla, contenente al suo interno anche un proiettile e lo slogan: “Per Alfredo Cospito, fratello e compagno”. Un’azione delirante che riprende “modalità già viste su cui le forze dell’ordine hanno un livello di attenzione già alto“, come specificato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha concluso: “Dobbiamo però lanciare messaggi sempre molto equilibrati, non di sottovalutazione ovviamente, ma neanche bisogna far preoccupare la gente”.

Per approfondire:

Nel corso della lettera, la Federazione anarchica informale ha minacciato di colpire a morte il manager davanti alla sua famiglia, in quanto “l’anima nera delle operazioni di mercato, al servizio della guerra che alimenta la morte in Ucraina”. E ancora: “Un verme della società che orienta e determina le guerre per fare ricchezza ingiusta con qualsiasi mezzo, traditore di ogni ideale per arricchire il sistema, indossa mille maschere, ma vende morte e non lo racconta nemmeno ai figli”.

Sempre nella lettera, la Fai ha poi cercato di appellare alla mobilitazione generale – “Invitiamo tutti i gruppi e i singoli Fai a colpire con ogni mezzo necessario” – per poi tornare a colpire ancora una volta contro il manager: “Rimane il soggetto ideale per la vendetta di Alfredo e di tutti i compagni in carcere. Può essere colpito in qualsiasi momento. Conosciamo le sue abitudini, gli interessi. Non avrà mai pace, ovunque andrà troverà un compagno anarchico pronto a vendicare il carcere di Alfredo e dei compagni. La forza anarchica, con le sue articolazioni, condurrà una campagna di lotta senza fine contro i servi dell’industria della morte, perché per distruggere le aziende bisogna colpire gli uomini”.