Da ultimo, sono in molti, anche all’interno della comunità scientifica, a pensare che alla fine non saranno solamente ragioni mediche a dettare le prossime scelte quanto piuttosto fatti circostanziali. In sostanza sarà la politica a decidere e, e se la scelta ricadrà sul sì, ci vaccineremo solamente quando ci saranno le dosi disponibili e con il vaccino che passerà il convento. Anche perché va tenuto in considerazione il fattore “vaccine equity” e la disponibilità di vaccini per i paesi poveri.
La realtà che per il momento sembra avere più certezze in merito alla bontà della terza dose è sicuramente Israele tanto da aver già iniziato la somministrazione. I dati che si ricaveranno dall’esperimento ebraico potranno quindi darci risposte più precise. Nell’attesa che si continui a studiare per fare in modo che la scienza possa darci una risposta quanto più corretta e condivisa possibile. Speriamo bene.