Salute

Liturgia del terrore Covid

Covid, “allarme ricoveri”: ma è proprio così?

Torna la liturgia del terrore ma l’80 per cento degli attuali ricoverati con il Covid-19 risultano semplicemente positivi

Salute

L’Ema, l’Agenzia Europea dei Medicinali, invoca la quarta dose per gli over 60 e i fragili, sebbene i vaccini aggiornati arriveranno solo in autunno. Ne approfitta Walter Ricciardi, il consigliere prediletto del ministro Speranza, per rincarare la dose, per così dire: “Solo 1 su 5 di questa platea, meno del 20 per cento, ha fatto la quarta dose. E questo è un problema per loro, perché per anziani e fragili la vaccinazione è un salva-vita. Già ora abbiamo circa 100 morti al giorno, non siamo scesi mai al di sotto dei 60-70. Rischiamo di avere in autunno un’ondata di mortalità tra i fragili veramente dura, con numeri molto più alti di quelli attuali.”

Esperti in allarmi

Dopodiché il più catastrofista degli espertoni virali ha espresso la sua funerea profezia: “Siamo in un’ondata pandemica molto forte. Si poteva evitare non rimuovendo tutte le misure di sicurezza contro i contagi Covid-19. Tutti i Paesi, invece, non solo l’Italia, hanno rinunciato a combattere il virus, e il virus poi ti castiga.”

Ovviamente, a dar manforte alla linea distruttiva della paura non poteva certo far mancare il suo decisivo contributo il cosiddetto giornale unico del virus, enfatizzando oltre ogni misura il modesto aumento che in queste ultime settimane sta caratterizzando i ricoveri di soggetti positivi al Sars-Cov-2. Fatto sempre più scontato, dal momento che andando a cercare la presenza di un virus sempre più diffuso è inevitabile registrare una crescita continua di soggetti affetti da altre patologie, seppur contabilmente ascrivibili al Covid-19.

I numeri sui ricoveri

Tanto è vero che, mentre il 7 luglio di quest’anno negli ospedali italiani erano presenti 343 pazienti in terapia intensiva e 8.552 nei reparti ordinari, nello stesso giorno del 2021 si contavano 190 pazienti in terapia intensiva e 1.500 nei reparti ordinari. Ed anche sul piano dei decessi ufficialmente attribuiti al Covid i numeri sembrerebbero dar ragione a Ricciardi, con 92 decessi quest’anno e appena 14 nel 2021. Ergo, considerando che nel luglio dello scorso anno la campagna vaccinale aveva coperto solo una frazione della popolazione, questi numeri – comunque relativamente modesti per rappresentare un quadro esauriente dell’evoluzione pandemica in atto – dovrebbero farci concludere che la situazione generale stia drammaticamente peggiorando a causa di un virus improvvisamente divenuto più aggressivo ?

Niente affatto. Come infatti sostengono molti medici che operano nella prima linea degli ospedali, tra cui gli anestesisti del SIAARTI, circa l’80 per cento degli attuali ricoverati con il Covid-19 risultano semplicemente positivi al tampone, presentando malattie di tutt’altra natura. Tuttavia, avendo trasformato una pandemia a bassa letalità in una ghiotta occasione per acquisire consensi, ascolti, onori e quattrini – a seconda del ruolo ricoperto dagli artefici del citato terrore virale – anche i blandi numeri dei ricoveri ospedalieri diventano strumentali per sostenere i loro personalissimi interessi.

Vaccini, quali costi

D’altro canto, la paura diffusa tiene in soggezione buona parte della società, impedendo che in molti si pongano domande scomode. Tra queste, proprio in merito ai vaccini, sempre presentati come l’elisir di lunga vita, ve ne sono alcune che il professor Mariano Bizzarri esprime pubblicamente da tempo. Ad esempio, perché mai l’Europa ha disdetto il siero Astrazeneca, che costa 1,8 euro, ottenuto con il vettore virale, e si è concentrata sui due vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna, ampiamente scaduti a causa del meccanismo di immunizzazione che utilizzano, i quali costano, rispettivamente, euro 19,50 e 25,50?

Tutto questo, poi, senza nemmeno prendere in considerazione il vaccino indiano Covaxin, che viene commercializzato a meno di 3 euro, il quale sembra aver fornito buoni risultati nel grande Paese asiatico. Infine, sempre Bizzarri, nel suo ultimo libro si chiede “se sia lecito domandarsi che fine abbia fatto il vaccino italiano ReiThera, il quale dopo la seconda somministrazione ha sfiorato una efficacia del 99%.” Anch’esso è stato ottenuto col metodo più tradizionale del vettore virale, ma per un cavillo legale, la Corte dei Conti lo bloccò nel maggio del 2021, quando stava per accedere alla terza fase della sperimentazione.

Insomma, tra numeri sparati a casaccio, piegati alle esigenze del momento, e vaccinazioni infinite a base di costose terapie geniche che vanno aggiornate di continuo, lo scenario che si prospetta per il prossimo autunno, sebbene la pandemia vera sembra oramai dietro le spalle, non è molto rassicurante per chi sperava dopo quasi tre anni di tornare alla normalità.

Claudio Romiti, 8 luglio 2022