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Covid, arriva la “variante Obama”

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A spazzare via la “variante Delta” ci ha pensato, in un assolato fine settimana di agosto, un’imprevedibile variante, meno esotica ma più blasonata: la “variante Obama”. Declinazione “sofisticata” di una nuova ondata che potrebbe aver colpito – ma per saperlo bisognerà attendere almeno due settimane per i tamponi del caso – un esercito di ben 700 ospiti, tra cui 200 addetti al catering e all’allestimento, radunati in occasione del più esclusivo evento di massa di questa folle estate americana: il sessantesimo compleanno dell’ex presidente e premio Nobel Barack Obama.

La maxi festa di Obama

Luogo del party super esclusivo, la magione da oltre 12 milioni di dollari della famiglia Obama. Affacciata sull’oceano e dotata di 20 acri di terreno nell’altrettanto elitaria location di Martha’s Vineyard. Il presidenziale “birthday party” era stato programmato da mesi, secondo fonti dello staff della coppia. Peccato che sia caduto in un momento non proprio favorevole ai festeggiamenti di massa. Seppure “ristretti” a una platea di amici intimi e di celebrità planetarie. In cima alla lista i nomi di George Clooney, Tom Hanks, Steven Spielberg, Jay-Z e Beyoncé, Chrissy Teigen e John Legend, Don Cheadle e il comico Stephen Colbert, oltre all’immancabile regina dei talk Oprah Winfrey. A seguire, ex funzionari dello staff di Obama & Michelle, amici della coppia e influencer di Tik Tok amati dagli adolescenti. Fino a tarda notte, tra un open bar e un catering stellato, gli invitati si sono scatenati nei balli in pista, senza mascherine e senza distanziamento. Come se il Covid non fosse mai esistito. Tutti vaccinati? È probabile. Ma a quanto filtra dalle testimonianze di alcuni dei presenti, nessun greenpass è stato esibito, né richiesto, agli illustri commensali prima di varcare i cancelli della lussuosa dimora.

Le foto che fanno discutere

Eppure, in quella stessa settimana il presidente in carica Joe Biden e il Center for Disease Control and Prevention (CDC) avevano ammonito tutti i cittadini sulla pericolosità della variante indiana, “contagiosa come la varicella”, e sull’obbligo di tornare a indossare le mascherine al chiuso anche per i vaccinati. Mentre in tutta New York e in California veniva imposto il passaporto vaccinale anche solo per prendere un caffè al bar. Obama, seppure fiero sostenitore di tutte le limitazioni anti-Covid, probabilmente non le ha ritenute adatte all’evento esclusivo pianificato meticolosamente per il suo compleanno. Nelle gaudenti foto che lo ritraggono con gli ospiti, non c’è traccia dell’adozione di simili precauzioni durante la festa. Sebbene, come risulta dalla cronaca firmata da Anni Karmi per il New York Times, per l’occasione fosse stato ingaggiato anche un Covid manager, responsabile di tutte le accortezze per limitare la diffusione del virus.

Stupefacente come la corrispondente dalla Casa Bianca ha liquidato, sul suo giornale e in televisione, l’apparente assenza di ogni misura di contrasto al Covid nel corso del party: “Hai a che fare con una folla sofisticata. Penso che le preoccupazioni fossero un po’ esagerate”. Come a dire: il lignaggio delle celebrities è troppo alto per imporre qualsiasi tipo di privazione invocata per il resto del popolo-gregge.

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