Se fino a questa mattina rimanevano incertezze relativamente all’obbligo di tampone per i passeggeri provenienti dalla Cina, ora è arrivata la decisione definitiva: il ministro della Salute in carica, Orazio Schillaci, ha disposto un’ordinanza con la quale ha previsto ufficialmente l’imposizione in questione: “Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi”
Per approfondire:
Un intervento seguito dall’emanazione di una nota da parte del ministero: “La sorveglianza e la prevenzione, attraverso il sequenziamento, sono fondamentali per individuare con tempestività eventuali nuove varianti che possano destare preoccupazione e che, al momento, non risultano in circolazione in Italia”.
Ad oggi, i positivi arrivati a Malpensa dalla Cina sono quasi uno ogni due passeggeri, come affermato dall’assessore di Regione Lombardia al Welfare, Guido Bertolaso: “Su 92 passeggeri sono 35 (38%) i positivi. Nel secondo, su 120 passeggeri 62 (il 52%) sono positivi”. Adesso “abbiamo attivato la procedura per il sequenziamento – ha concluso – domani mattina avremo i primi risultati”.
Un intervento, quindi, che sembra seguire quello applicato dalla vicina Taiwan, ormai da anni vittima dell’espansionismo e dell’aggressività estera cinese. Taipei, infatti, ha annunciato oggi l’introduzione di test Pcr per chi arriva dalla Cina, in risposta all’aumento dei casi di Covid-19, con un auto-isolamento di cinque giorni in caso di positività.
Stessa cosa in Italia, negli aeroporti di Malpensa e Fiumicino: i passeggeri sui voli dalla Cina trovati positivi al Covid saranno obbligati al rispetto delle norme sull’isolamento, così come in tutti gli altri luoghi di arrivo o di transito.
Sulle nuove preoccupazioni occidentali sono intervenuti anche i vertici di Pechino, ritenendo ingiustificata l’adozione di queste misure limitative. “In questo momento, l’evoluzione della situazione epidemiologica in Cina è come prevista ed è sotto controllo”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, spiegando che “Pechino è stata la prima a superare il picco dell’epidemia; la produzione e la vita stanno gradualmente tornando alla normalità”. E conclude: “Tutti i Paesi del mondo attraversano un periodo di adattamento quando adeguano le loro politiche di prevenzione dell’epidemia e il caso della Cina non è diverso”.