La domanda sorge spontanea: dov’è in tutto questo il rispetto della privacy? Inoltre, perché ampliare il tracciamento ed i test a persone che non hanno avuto contatti con la persona positiva al contagio? Questa operazione di tracciamento sarà adottata anche in contesti sociali quali: lavoro, associazioni sportive, culturali, ricreative, scuole, comunità religiose ed altre attività.
A distanza di quasi due anni a malincuore notiamo che le misure spesso più che sanitarie, risultano politiche ed a danno non solo delle libertà fondamentali, ma anche dell’economia, perché in un ambiente ricco di paura costante di eventuali nuovi contagi e la preoccupazione della nascita di nuove restrizioni, non si mette in essere un clima sociale idoneo ad agevolare “la ripartenza” di tutte le attività in serenità e con la normalità che vi era precedente alla pandemia. Proporre nuovi strumenti di controllo e di restrizioni delle libertà alla luce delle proteste contro il green pass aumenterà solo l’insoddisfazione dei cittadini.
Carlo Toto, 2 agosto 2021