Commenti all'articolo Covid, il libro che spiega come mai abbiamo rinunciato alla libertà
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20 Commenti
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Benilde Rossi
3 Aprile 2022, 14:53 14:53
È proprio così.
Franz
3 Aprile 2022, 14:00 14:00
Per favore non facciamo confusione populista.
Non è scienza quella che ci hanno rifilato i media tra ignoranza e malafede, non sono scienza e tecnologia le app per ordinare la pizza, non è scienza quella che idolatrano i giovani italiani, di cui sono totalmente ignoranti come dimostrano le statistiche PISA.
Franco
3 Aprile 2022, 11:48 11:48
Don Toto, leggiti anche “L’invenzione del Cristianesimo” di Leo Zen.
Franco
3 Aprile 2022, 10:59 10:59
La morte è la fine di tutto. E tutto il resto sono favolette per bambini.
Maliao
3 Aprile 2022, 10:36 10:36
É un discorso lungo e con molte sfaccettature.
Ma credo anch’io la religione c’entri poco.
Inoltre una religione forte, sentita e vissuta integralmente non la ritengo assolutamente auspicabile: fatalmente diventerebbe controllo, potere e “epurazione” degli eretici, conquista di nuovi adepti…
Il Cristianesimo (non questo Papa) lo apprezzo proprio perché non vuole (ma credo in realtà non possa!) più invadere la mia vita privata e dettami regole che farebbero rimpiangere le “speranzate”.
Si può vivere bene, amare la Libertà ed il prossimo anche da atei.
Andrea G.
3 Aprile 2022, 10:20 10:20
Il dolore non e’ un segno sacro di predestinazione dell’uomo, ma uno stato naturale che appartiene, con intensita’ e durata diverse, a tutti gli esseri viventi. La morte puo’ essere strumento di redenzione solo quando e’ strumentale al raggiungimento di un fine superiore, eroica o criminale, dipende dai punti di vista. Altrimenti e’ semplicemente un’ulteriore stato naturale che permette a qualche cosa di nuovo di nascere. Il nostro Sole e’ nato dalle ceneri di una stella morta, e anch’esso un giorno morira’ perpetuando il ciclo. Dove sta Dio in tutto cio’? Dio ci sta eccome, ma non ne modi arcaici e retorici che il cattolicesimo utilizza.
È proprio così.
Per favore non facciamo confusione populista.
Non è scienza quella che ci hanno rifilato i media tra ignoranza e malafede, non sono scienza e tecnologia le app per ordinare la pizza, non è scienza quella che idolatrano i giovani italiani, di cui sono totalmente ignoranti come dimostrano le statistiche PISA.
Don Toto, leggiti anche “L’invenzione del Cristianesimo” di Leo Zen.
La morte è la fine di tutto. E tutto il resto sono favolette per bambini.
É un discorso lungo e con molte sfaccettature.
Ma credo anch’io la religione c’entri poco.
Inoltre una religione forte, sentita e vissuta integralmente non la ritengo assolutamente auspicabile: fatalmente diventerebbe controllo, potere e “epurazione” degli eretici, conquista di nuovi adepti…
Il Cristianesimo (non questo Papa) lo apprezzo proprio perché non vuole (ma credo in realtà non possa!) più invadere la mia vita privata e dettami regole che farebbero rimpiangere le “speranzate”.
Si può vivere bene, amare la Libertà ed il prossimo anche da atei.
Il dolore non e’ un segno sacro di predestinazione dell’uomo, ma uno stato naturale che appartiene, con intensita’ e durata diverse, a tutti gli esseri viventi. La morte puo’ essere strumento di redenzione solo quando e’ strumentale al raggiungimento di un fine superiore, eroica o criminale, dipende dai punti di vista. Altrimenti e’ semplicemente un’ulteriore stato naturale che permette a qualche cosa di nuovo di nascere. Il nostro Sole e’ nato dalle ceneri di una stella morta, e anch’esso un giorno morira’ perpetuando il ciclo. Dove sta Dio in tutto cio’? Dio ci sta eccome, ma non ne modi arcaici e retorici che il cattolicesimo utilizza.