A mio avviso questa inverosimile resistenza a qualunque pur minimo allentamento delle misure, al netto del delicato passaggio dell’elezione del Capo dello Stato, il quale ha di fatto posto in stand by l’intera classe politica, si spiega con l’esigenza da parte di chi soffia sul fuoco del terrore da due anni di non consentire alcuna crepa nella assurda impalcatura burocratica con cui ci sono stati tolti molti dei nostri diritti civili. Così come accade in tutte le dittature che si rispettino, anche quella sanitaria che ci è stata imposta col consenso di una maggioranza di individui manipolati e atterriti oltre ogni misura, non può permettersi deroghe di nessun genere, poiché esse – nel nostro caso – renderebbero evidente ai più l’inganno subìto.
E così, mentre anche l’Irlanda si unisce ai numerosi Paesi europei che hanno praticamente tolto tutte le restrizioni anti-Covid, l’Italia resta sempre più isolata a guardarsi l’ombelico e a raccontare la bubbola che tutto il mondo ci invidia la nostra fantastica strategia per contrastare il coronavirus. Siamo così invidiati che, tuttavia, nessuno si sogna neppure lontanamente di imitarci.
Claudio Romiti, 23 gennaio 2022