Cronaca

Covid in crociera, super focolaio col super green pass

A Genova sbarcano 150 positivi da una crociera di Msc. A bordo si poteva salire solo se vaccinati

Cronaca

Potrebbe apparire puerile dirlo, però è un po’ così: su green pass e super green pass avevamo ragione noi. E la cronaca si sta prendendo l’onere di confermarlo. Avete presenti le 101 balle che ci hanno raccontato sul Covid? Ecco: tra queste ci sono anche le contraddizioni e i ripensamenti sull’efficacia dei vaccini nel contenere la diffusione del contagio. Draghi disse: immunizzarsi dà la “garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”. I virologi s’affrettarono a confermare che i vaccinati non avrebbero trasmesso la malattia. E il governo s’è inventato prima il green pass e poi il super green pass. Gli effetti? I vaccinati – convinti di essere superman – hanno ripreso a vivere come se niente fosse, certi che bastasse discriminare i no vax per frenare la trasmissione del virus. Così non è stato. Anzi: s’è verificato il contrario. E “l’epidemia dei non vaccinati” s’è trasformata nell'”epidemia degli immunizzati”.

Noi lo avevamo sommessamente fatto notare diverso tempo fa, riportando la storia di Martina Colombari. La showgirl s’era doppiamente vaccinata, aveva il suo green pass (all’inizio valido 12 mesi, poi 9 infine solo 6), ma dopo una settimana di eventi e cene ha scoperto di essere positiva. Nel frattempo ha fatto cose e visto persone “grazie” al lasciapassare vaccinale, rischiano di contagiare parenti e amici. La stessa cosa, decisamente più in grande, è successa in queste ore su una nave di Msc Crociere. A bordo della Grandiosa, proveniente da Marsiglia e diretta a Genova, Civitavecchia, Palermo e Malta, è scoppiato un maxifocolaio di coronavirus. Durante la crociera sul Mediterraneo in 150 sono risultati positivi al Covid, chiusi in isolamento nelle loro cabine e ora in procinto di essere sbarcati.

Direte: embé? Il fatto è che le regole di Msc per le crociere sono rigidissime. E a bordo possono salire solo persone immunizzate con ciclo completo. Per essere ammessi ad un viaggio nel Mediterraneo, si legge sul sito, tutti gli ospiti over 12 anni devono rispettare uno dei seguenti requisiti: 1) aver ricevuto due dosi di vaccino e fornire un test antigenico o molecolare negativo entro 48 ore dalla partenza; 2) essere guariti dal Covid negli ultimi 6 mesi e avere un test negativo appresso. Si possono imbarcare anche i bambini dai 2 agli 11 anni non vaccinati, ma pure loro devono prima farsi infilare un bastoncino nel naso (per le crociere in Arabia e sul Mar Rosso la soglia scende addirittura a 8 anni). Il protocollo, ci tiene a precisare Msc, prevede “la vaccinazione di tutti i passeggeri e dell’intero equipaggio, che viene inoltre regolarmente testato ogni due giorni, mentre i crocieristi sono sottoposti al tampone a inizio, a metà e a fine crociera. Sulla nave vige poi il distanziamento fisico, oltre all’obbligo di indossare la mascherina e alla sanificazione continua degli ambienti e delle superfici di contatto”.

Quindi? Quindi sulla nave c’erano solo persone super-immuni, col green pass o super-greenpassate, eppure il focolaio è esploso lo stesso.

Quando i passeggeri sono stati testati poco prima dello sbarco è stato scoperto che 150 di loro (quasi tutti italiani) erano positivi, benché asintomatici. Nessuno ha richiesto per ora il ricovero in ospedale, e la notizia è ovviamente positiva: una fetta del merito va probabilmente data al vaccino che, come ripetiamo noi da tempo, riduce le ospedalizzazioni ma non frena del tutto la trasmissione del virus. Il caso Colombari l’aveva fatto capire, il focolaio Msc lo conferma: la verità è che i vaccinati si possono infettare e possono trasmettere l’infezione, rendendo di fatto il super green pass solo una ignobile discriminazione verso i no vax. Checché ne dicano i mega scienziati de noantri.