Economia a pezzi
Davvero non rilevano due anni di coprifuoco a intermittenza, l’ossessione mediatica, il terrorismo sanitario, le feste deserte, le estati uccise, i Natali deportati, l’alienazione, la divisione nel segno dell’odio, la depressione che ha portato milioni al tabagismo e alla bottiglia, la violenza di ritorno dei giovani, l’insanità condivisa nelle scuole, un green pass che è stato la miseria del mondo, il più pervasivo, il più carogna, il più prolungato sotto gli occhi di una opinione pubblica internazionale che non ci crede? Non contano le seicentomila attività chiuse, il degrado dei centri storici, la resa dei borghi e dei villaggi, la scomparsa di intere filiere produttive? Come nel distretto calzaturiero Fermano, tremila microaziende, ventimila addetti, che significa altrettante famiglie, all’incirca ottantamila persone che bene o male di manifattura vivono, uno su due considerato che il Fermano conta centocinquantamila abitanti.
E adesso le sanzioni rischiano di distruggerlo, dopo sei anni dal terremoto e due di pandemia, perché il mercato russo-ucraino, che fattura 100 milioni l’anno, era il più redditizio, un polmone per una economia monosettoriale in crisi endemica.
Accanimento continuo
Ma Draghi non se ne cura, lui punta alla presidenza della Nato, così scappa dai disastri fatti in casa. Intanto già infuria la propaganda per una quarta dose che gli italiani non vogliono e per questo si ritrovano demonizzati dai telegiornali come nella migliore tradizione delle dittature orientali; le mascherine “forse” restano e il green pass “forse” viene sospeso ma mantenuto, “così se succede ancora siamo pronti” sibila il nostro presidente del Consiglio per dire: non vedo l’ora che arrivi un’altra pandemia per rifare tutto da capo, però questa volta duro sul serio.
Molti fingono di provare orrore per Shangai, ma, sotto sotto, godono oscenamente e vorrebbero lo stesso anche qui. Per questo dicono che in Italia il regime sanitario non c’è. Perché non gli pare mai abbastanza, perché la libertà li offende come sempre offende i malati di un virus chiamato ideologia. Shangai è un massacro, un lavacro, un simulacro.
Max Del Papa, 21 aprile 2022