La Casa Bianca di Biden ha fatto pressioni su Twitter per “sopprimere” gli utenti in base alle loro posizioni sul COVID-19
Ne scrive oggi solo il New York Post negli Stati Uniti. In estrema sintesi “censurare informazioni che erano vere ma scomode” per i responsabili politici. Questo si evince dagli ultimi “Twitter files” pubblicati ieri sera. In realtà la campagna di censura durante la pandemia è iniziata con l’amministrazione Trump — che aveva chiesto a Twitter di cancellare le storie sugli acquisti da panico e le corse nei negozi di alimentari nei primi giorni dell’epidemia-ma è stata intensificata sotto il presidente Biden, la cui amministrazione si è concentrata sulla rimozione di “account anti vax”, ha rivelato ieri il giornalista del New York times David Zweig.
Ad esempio, nel giugno 2021, poche ore dopo che Biden aveva attaccato i social media che “uccidevano le persone” consentendo la presunta disinformazione sui vaccini, ex giornalista del New York Times e critico sui vaccini Alex Berenson venne prima sospeso e poi sbattuto fuori da Twitter. Berenson rispose facendo causa a Twitter e costringendo il rilascio di comunicazioni interne dell’azienda che mostravano come la Casa Bianca avesse fatto pressioni per cancellare il suo account.
In un messaggio di Slack dell’aprile 2021, un dipendente di Twitter scriveva che l’amministrazione “aveva una domanda davvero difficile sul perché Alex Berenson non è ancora stato cacciato dalla piattaforma”. “Non ferma l’infezione né la trasmissione. Non pensate sia un vaccino. Consideratelo nel migliore dei casi come un terapeutico con una finestra limitata di efficacia e un terribile profilo di effetti collaterali dosato in anticipo rispetto alla malattia”, aveva twittato Berenson, scatenando l’ira di Biden.
Anche Lauren Culbertson Grieco, capo della politica pubblica statunitense di Twitter, aveva dettagliato qualche giorno fa la campagna di pressione della Casa Bianca in una serie di incontri, scrivendo che l’amministrazione era “molto arrabbiata” perché Twitter non aveva intrapreso un’azione più aggressiva nel mettere a tacere i critici dei vaccini, hanno mostrato ieri i “Twitter files”.
Tra gli utenti che Twitter ha bloccato all’epoca c’era anche il dottor Martin Kulldorff, un epidemiologo che aveva twittato nel marzo 2021 che le persone “con precedenti infezioni naturali non hanno bisogno del vaccino COVID-19, né i bambini.” Un altro medico, il dottor Andrew Bostom del Rhode Island, era stato sospeso a tempo indeterminato dopo aver twittato i risultati di studi negativi sui vaccini e aver evidenziato i dati che il coronavirus era meno pericoloso nei bambini rispetto all’influenza, informazioni, ha scritto ieri Zweig, “legittime ma scomode per la narrativa dell’establishment della sanità pubblica sui rischi di influenza contro Covid nei bambini.”
L’account di Bostom è stato ripristinato la mattina di Natale e lui ha subito ringraziato il giornalista del New York Times: “Grazie a @davidzweig per aver esposto la grottesca ingiustizia della sospensione di @Twitter di molti account, incluso il mio, a causa della presunta ‘disinformazione’ sul covid, cioè dati basati su prove che confutano la narrativa distorta, ma ‘accettata’.”
Ma Zweig ieri ha anche rivelato al mondo che gran parte della moderazione dei contenuti COVID di Twitter era stata condotta da bot “troppo grezzi per un lavoro così delicato” e da appaltatori in luoghi come le Filippine, la cui ignoranza medica ha portato a un “significativo tasso di errori.”
Quando l’allora presidente Donald Trump disse ai suoi supporter, nell’ottobre 2020, che si stava “sentendo davvero bene dopo essere stato curato dal COVID-19 al Walter Reed Medical Center”, esortandoli “a non avere paura del virus o lasciare che domini la tua vita”, l’ex avvocato dell’FBI, James Baker, all’epoca vice consigliere generale di Twitter con funzioni di “cane da guardia” (è stato licenziato pochi giorni fa da Musk) chiese perché il messaggio non fosse stato segnalato.
“Perché questo tweet di POTUS non è una violazione della nostra politica sul COVID-19? (In particolare la dichiarazione” Non aver paura del Covid”)”. Queste ultime rivelazioni arrivano dopo che precedenti “Twitter files” avevano mostrato che l’FBI e la CIA avevano spinto Twitter a piegarsi alle pressioni politiche, facendo censurare tra l’altro lo scoop del New York Post su come Hunter Biden avesse usato il nome di suo padre per garantire accordi commerciali discutibili all’estero, in Ucraina e in Cina.
Per approfondire:
- Azioni segrete per plasmare l’opinione pubblica: l’ombra su Twitter e i militari Usa
- Twitter, cosa c’è dietro il passo indietro di Musk
- Twitter files: Elon Musk rivela la censura di Biden
L’unicità politica dell’America Latina
La vittoria di Lula in Brasile segna la quindicesima volta consecutiva in America Latina che, dal 2018, il partito di governo ha perso le prossime elezioni presidenziali. L’unica eccezione è il Perù, non perché il partito di governo uscente abbia vinto le elezioni presidenziali, ma perché non presenta nemmeno un candidato dal 2006. Questi numeri dimostrano come la crisi nei sistemi partitici è estremizzata come in nessun’altra parte del mondo qui.
Il futuro ministro della giustizia di Lula accusa i bolsonaristi di “terrorismo”
Il futuro guardasigilli Flavio Dino li ha definiti ieri ”terroristi ” e ha espresso timori per la sicurezza di Lula domenica, alla cerimonia del suo insediamento a Brasilia dove è stato arrestato un uomo che aveva tentato di far esplodere un ordigno esplosivo all’aeroporto.
Corea del Nord e Venezuela cementano le loro relazioni bilaterali
Il governo della Corea del Nord e del Venezuela stanno siglando una serie di accordi politico commerciali in queste ore. Il Vice Ministro per l’Asia, il Medio Oriente e l’Oceania del Ministero degli Affari Esteri venezuelano, Capaya Rodríguez González, ha incontrato ieri l’ambasciatore nordcoreano a Caracas, Ri Sung Gil, per “affrontare la complessa situazione della penisola coreana, frutto della costante ingerenza degli Stati Uniti nella regione.” Come si legge in una nota congiunta, l’ambasciatore nordcoreano ha evidenziato “il sostegno fermo e solidale del Venezuela” al suo Paese in questi momenti di assedio da parte di “nemici comuni”, cogliendo l’occasione per consegnare una lettera a firma del leader nordcoreano, Kim Jong Un, per Maduro.
Capaya Rodríguez, da parte sua, ha sottolineato l’importanza di “continuare a lottare per la piena libertà dei popoli (sic)“, nonché la necessità di rafforzare i progetti di cooperazione che consentono lo sviluppo economico di entrambi i Paesi.
Brasile: venerdì si insedia il nuovo capo dell’esercito nominato da Lula
Julio Cesar de Arruda sarà a capo delle truppe dal 30 dicembre tra le crescenti pressioni per porre fine all’agglomerato di bolsonaristi attorno al quartier generale dell’esercito di Brasilia. L’accampamento, in un’area militare, è stato classificato dai futuri ministri di Lula come un incubatore di terroristi e atti violenti. Secondo l’indagine della polizia, i preparativi per l’attentato all’aeroporto di Brasilia, sventato sabato scorso dalle forze di sicurezza verdeoro, avrebbero avuto origine proprio lì.
Paolo Manzo, 27 dicembre 2022
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