Cronaca

Covid, Ricciardi evoca la nuova emergenza: “Autunno difficile”. Ma i conti non tornano

Cronaca

Il 31 maggio scorso molti giornali e agenzie di stampa hanno riportato l’ennesimo allarme Covid lanciato da Walter Ricciardi. Così si è espresso il consigliere prediletto del ministro della Salute Speranza: “Il prossimo autunno sarà problematico sul fronte della pandemia. Molto, molto difficile. In questo momento di tranquillità e tregua dal punto di vista epidemiologico, sarebbe bene, questa volta, prepararsi: quando si deve rifare il tetto si rifà quando non piove o nevica. Questo dovrebbe essere lo spirito”.

Per sostenere l’estrema fondatezza del suo ammonimento Ricciardi cita il caso, a suo dire, catastrofico dell’Australia: “Per l’autunno dobbiamo guardare all’altro emisfero, dove le stagioni sono invertite rispetto alle nostre, che ci sta dimostrando cosa temere. In questo momento in Australia sono in crisi i pronto soccorso, nonostante il Paese abbia affrontato molto seriamente la pandemia con un lungo e duro isolamento. Mentre ci prepariamo ad un’estate più tranquilla sul piano della pandemia dall’altra parte del mondo ci arrivano segnali su quello che potrebbe essere il nostro autunno”.

Ebbene, cosa oramai rara nella nostra informazione, soprattutto al tempo del coronavirus, siamo andati a spulciare qualche dato sanitario aggiornato sul Paese dei canguri e lo abbiamo confrontato con ciò che accade in Italia, così da verificare quanto ci sia di vero nelle parole terrorizzanti di Ricciardi.

Secondo i numeri ufficiali aggiornati al primo giugno del 2022 in Australia si sono registrate 2.728 persone ricoverate con il Covid-19 e 92 di queste in terapia intensiva. In Italia invece si sono contati 4.878 soggetti ricoverati, con 223 pazienti nei reparti di terapia intensiva. Dunque, considerando che il grande Stato oceanico ha una popolazione di circa 26 milioni di abitanti e che sta entrando nella stagione invernale, il rapporto numerico sembra addirittura favorevole rispetto al nostro, in cui la percezione reale è quella di una pandemia quasi estinta.

Non solo, sarebbe interessante capire da quale misteriosa fonte il grande Ricciardi attinga le sue preziosi informazioni, visto che a partire dalla fine di aprile il trend dei ricoveri riguardante l’Australia ha continuato a scendere, sebbene stiamo parlando sempre di numeri assai piccoli. Tant’è che il 23 aprile c’erano 3.242 ricoveri, dei quali 142 in terapia intensiva.

Quindi le cose sono due: o in Australia, per ragioni a noi sconosciute, si è scatenata una colossale psicosi di massa che ha condotto i pronto soccorso degli ospedali al collasso, senza che questo si traducesse in una valanga di ricoveri; oppure il nostro buon Ricciardi ci ha raccontato una balla spaziale di natura sanitaria. Tertium, come spesso accade in questi frangenti, non datur.

Claudio Romiti, 3 giugno 2022