Salute

Fine pandemia mai

Covid, Schillaci non ci dà tregua: mascherine ancora obbligatorie

Sveglia ministro: è arrivato il momento di dichiarare conclusa la pandemia

Salute

In merito all’attesa abolizione dell’obbligo di girare mascherati negli ospedali, negli ambulatori e nelle Rsa, la montagna delle buone intenzioni del ministro Schillaci ha partorito il classico topolino. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, il ministro della Salute starebbe per emanare un’ordinanza sul Covid con la quale l’obbligo di mascherine resterà nelle citate Rsa, nei reparti delle malattie infettive e nei pronto soccorso. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, per Schillaci la misura serve a “prevenire contagi e diffusione del Covid-19”. In pratica egli si riferisce ad una malattia grave praticamente estinta, così come segnalano da tempo i medici che operano in prima linea, sostenuto in questo da una schiacciante evidenza sul piano dei numeri.

Malgrado ciò, dopo oltre tre anni di un delirio sanitario che non sembra avere fine, si decide di accompagnare i mesi più caldi dell’anno con un obbligo che, secondo un recente e molto accurato studio realizzato nel Regno Unito, risulta del tutto inefficace nel bloccare, o almeno rallentare la diffusione di un virus che continua a stare in cima ai pensieri del sostituto di Speranza.

Per approfondire

Tra l’altro che ci troviamo di fronte ad una ennesima prescrizione assolutamente insensata, e per questo inaccettabile sul piano delle nostre libertà, lo dimostra l’assurda applicazione settoriale della mascherina. Non si comprende, infatti, perché mai essa debba essere richiesta in un pronto soccorso e non in un qualunque altro reparto d’ospedale, compresi gli sportelli amministrativi, dove generalmente chi vi si reca non ci va solo per sgranchirsi le gambe.

In realtà, essendo da tempo noti come il Paese di Pulcinella, con tutto il rispetto per la nobile maschera partenopea, dopo il gigantesco allarme che per un tempo infinito è stato lanciato nei confronti della popolazione, per una malattia che nella fase più cattiva colpiva seriamente solo gli immunodepressi, nessuno ancora oggi si assume la responsabilità di emulare quanto fatto da molto tempo da politici, evidentemente, di un alto calibro. Ossia dichiarare finita la pandemia, eliminando tutte le inutili e dannose misure rimaste. Lo fece coraggiosamente Boris Johnsonn addirittura nel febbraio del 2022, mentre noi sotto la guida di un governo di destra stiamo ancora a baloccarci con un feticcio che viene contrabbandato come uno strumento sanitario salvavita.

D’altro canto, finché si continueranno ad imporre misure restrittive, seppur molto limitate, buona parte della popolazione verrà indotta a credere che il virus è ancora assai presente nella società con tutto il suo carico di potenziali devastazioni.

Direi che sarebbe il caso di finirla una volta per tutte con questa manfrina.

Claudio Romiti, 27 aprile 2023