Commenti all'articolo Covid, sentenza bomba: il giudice dà ragione alla lavoratrice no vax
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Giancarlo 2021
30 Novembre 2022, 15:15 15:15
In sostanza, noi possiamo dire quello che vogliamo e gli altri no. Perché noi siamo noi e loro no. Fino a prova contraria in uno Stato di Diritto la legge è uguale per tutti. E non solo per quelli che si chiamano tutti.
Francesco46
30 Novembre 2022, 11:10 11:10
Come mai gli Ordini professionali, tanto pronti ad applicare le disposizioni Ursula-Draghi-Speranza, offrendo loro il vergognoso alibi della deontologia, non sono altrettanto diligenti ad applicare la disposizione del Governo Meloni, molto più democratico dei precedenti in quanto eletto dagli Italiani?
E come mai i sindacati citati lasciano che i giustamente finalmente reintegrati vengano messi alla gogna da chi ha contagiato più di loro e si dichiarano vaccinati sacrificali e giustizialisti invece che vaccinati felici e rassicurati? Vuoi vedere che il siero uccide non il virus ma la giustizia e l’umanità!
Complimenti al Magistrato!
Lettieri Natalino
30 Novembre 2022, 9:27 9:27
Tanto tuono’ che in fine piovve’…c’è Speranza….non ancora ma che il Signore Ti preserva integro in salute per il giudizio dei Tribunali .
Che le PROCURE possano con giudizio è coraggio risanare le nefandezze fatte in nome di una Sanità , non pubblica ma priva .
Stefan0
30 Novembre 2022, 1:45 1:45
A onor del vero, la sentenza non si pronuncia riguardo l’obbligo vaccinale
(“verrà valutata non la legittimità dell’obbligo vaccinale anti Sars-CoV-2, bensì la legittimità della sospensione dal lavoro per assenza della vaccinazione obbligatoria”), per cui rimanendo nel contesto di cui il tribunale si occupa, il lavoratore o la lavoratrice poteva benissimo essere destinata a mansioni altre (non sue) e/o rimanere a casa stipendiato a uffa.
In Italia essere datori di lavoro è compito arduo
Davide V8
29 Novembre 2022, 21:26 21:26
Legalmente il concetto è molto solido, ed è il solito: il vaccino non previene il contagio, quindi qualsiasi discorso di obbligo cade.
Fondamentale che domani la corte costituzionale si esprima in tal senso: non farlo significherebbe andare contro tutta la giurisprudenza costituzionale, ed aprire la porta ad immonde bestialità di ogni genere.
Ovviamente farà il contrario, inventandosi oscenità che sono curioso già da ora di leggere.
Andrea G.
29 Novembre 2022, 20:03 20:03
Vaccinato due volte e ammalato due volte.
Secondo me c’e’ un “misunderstand” alla base del ragionamento. Voluto o non voluto non so dire.
Il vaccino non da immunita’ alla malattia e non impedisce che il vaccinato che si ammala infetti altre persone. Il punto e’ che molto probabilmente il vaccinato corre o correva minor rischio di contrarre la forma grave della malattia. E questo puo’ o poteva andar bene soprattutto per le persone piu’ fragili.
Del presente non so dire. Il Covid19 e’ praticamente sparito da ogni notiziario. Bene? Male? Nemmeno questo saprei dire. Punto fine e a capo.
In sostanza, noi possiamo dire quello che vogliamo e gli altri no. Perché noi siamo noi e loro no. Fino a prova contraria in uno Stato di Diritto la legge è uguale per tutti. E non solo per quelli che si chiamano tutti.
Come mai gli Ordini professionali, tanto pronti ad applicare le disposizioni Ursula-Draghi-Speranza, offrendo loro il vergognoso alibi della deontologia, non sono altrettanto diligenti ad applicare la disposizione del Governo Meloni, molto più democratico dei precedenti in quanto eletto dagli Italiani?
E come mai i sindacati citati lasciano che i giustamente finalmente reintegrati vengano messi alla gogna da chi ha contagiato più di loro e si dichiarano vaccinati sacrificali e giustizialisti invece che vaccinati felici e rassicurati? Vuoi vedere che il siero uccide non il virus ma la giustizia e l’umanità!
Complimenti al Magistrato!
Tanto tuono’ che in fine piovve’…c’è Speranza….non ancora ma che il Signore Ti preserva integro in salute per il giudizio dei Tribunali .
Che le PROCURE possano con giudizio è coraggio risanare le nefandezze fatte in nome di una Sanità , non pubblica ma priva .
A onor del vero, la sentenza non si pronuncia riguardo l’obbligo vaccinale
(“verrà valutata non la legittimità dell’obbligo vaccinale anti Sars-CoV-2, bensì la legittimità della sospensione dal lavoro per assenza della vaccinazione obbligatoria”), per cui rimanendo nel contesto di cui il tribunale si occupa, il lavoratore o la lavoratrice poteva benissimo essere destinata a mansioni altre (non sue) e/o rimanere a casa stipendiato a uffa.
In Italia essere datori di lavoro è compito arduo
Legalmente il concetto è molto solido, ed è il solito: il vaccino non previene il contagio, quindi qualsiasi discorso di obbligo cade.
Fondamentale che domani la corte costituzionale si esprima in tal senso: non farlo significherebbe andare contro tutta la giurisprudenza costituzionale, ed aprire la porta ad immonde bestialità di ogni genere.
Ovviamente farà il contrario, inventandosi oscenità che sono curioso già da ora di leggere.
Vaccinato due volte e ammalato due volte.
Secondo me c’e’ un “misunderstand” alla base del ragionamento. Voluto o non voluto non so dire.
Il vaccino non da immunita’ alla malattia e non impedisce che il vaccinato che si ammala infetti altre persone. Il punto e’ che molto probabilmente il vaccinato corre o correva minor rischio di contrarre la forma grave della malattia. E questo puo’ o poteva andar bene soprattutto per le persone piu’ fragili.
Del presente non so dire. Il Covid19 e’ praticamente sparito da ogni notiziario. Bene? Male? Nemmeno questo saprei dire. Punto fine e a capo.