Medio Oriente

Crollano le roccaforti di Hamas: i miliziani si arrendono a Israele

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Hamas si arrende Israele

È dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza che il portavoce dell’esercito israeliano, il brigadiere generale della Marina militare Daniel Hagari, tramite le sue conferenze stampa a rete unificate parla alla nazione intera. Con la sua calma e lo sguardo deciso l’alto ufficiale è riuscito a conquistare la fiducia di una nazione ancora sotto shock dopo l’assalto terroristico ai kibbutz e alle città vicine alla frontiera con la Striscia.

Già da un paio di giorni Hagari aveva annunciato che sono molte le roccaforti di Hamas che stanno crollando davanti all’avanzata delle truppe di terra dell’esercito israeliano, ma le sue parole, anche se degne della massima fiducia, non erano mai state comprovate da prove fisiche come fotografie o filmati.

Solo oggi, probabilmente perché non c’è più pericolo che la pubblicazione di alcune di esse possa danneggiare qualche operazione in corso, sono state pubblicate le prime fotografie dove si vedono decine di combattenti di Hamas in ginocchio, a petto nudo e sui camion che li portano verso le località destinate alla loro prigionia.

Le fotografie di questo articolo, che al momento stanno facendo il giro della rete, sono state riprese qualche giorno fa in un punto non precisato di Gaza City.

Facendo parte di un’organizzazione terroristica, questi uomini non sono tutelati dalle Convenzioni di Ginevra, ma è prevedibile che il governo israeliano permetterà l’accesso ai medici della Croce Rossa Internazionale dopo il loro riconoscimento.

L’esercito e la magistratura militare dovranno poi, uno ad uno, capire quanti di loro presero parte all’assalto del 7 ottobre.

Riconoscere i responsabili non sarà un compito facile, ma gli inquirenti hanno la possibilità di confrontare con le migliori tecnologie i volti dei prigionieri con quelli ripresi durante il pogrom sia dalle telecamere fisse sia da quelle mobili che molti terroristi avevano per riprendere le loro gesta.

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Ma non è tutto, su molti dei corpi, e anche al loro interno, delle ragazze stuprate e uccise sono stati trovati resti di sperma umano di decine di uomini diversi, resti dai quali sono stati estratti i DNA dei massacratori.

Questo permetterà il riconoscimento preciso dei responsabili diretti che vedranno aggravarsi ulteriormente le loro posizioni.

Quelli che hanno certamente partecipato al massacro, verranno giudicati per tutta una serie di reati come lo stupro di massa, il sequestro di persona, strage e genocidio. E non bisogna dimenticare che anche se è stato applicato una sola vola per il nazista Adolf Eichmann, il codice penale israeliano prevede la pena di morte per quest’ultimo reato.

Michael Sfaradi, 7 dicembre 2023

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