Zanzara tigre

Cruciani: “Altro che Fanpage: sentite cosa dicono al Gay Pride su Meloni”

Il conduttore della Zanzara svela l’ipocrisia di chi si indigna per dichiarazioni rubate di nascosto e tace sulle interviste choc al corteo degli omosessuali

Zanzara 6 luglio 2024

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così la polemica sollevata dall’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale comparando le frasi filmate da Fanpage con alcune interviste ai gay pride.

“Allora ragazzi – ha detto il conduttore – i giovani della Gioventù Nazionale, il movimento dei giovani di Fratelli d’Italia, sono stati pizzicati a dire «viva il duce» e frasi contro gli ebrei con una telecamera messa nel buco del sedere. Ovviamente tutto il mondo progressista, perbenista e democratico si è indignato”, ha detto il conduttore di Radio 24. “Però poi vai a mettere una telecamerina, vai a intervistare i signori che sfilano durante il Gay Pride e ti dicono che la Meloni deve essere appesa a testa in giù. Lo dicono senza nemmeno mettere la telecamerina di nascosto e questo invece non indigna nessuno, quella deve essere appesa a testa in giù a Piazzale Loreto e nessuno si indigna della gente che sfila durante il Gay Pride”.

Successivamente, Cruciani si è soffermato a parlare di una notizia di cronaca, l’omicidio di Manuela Petrangeli a Primavalle: “State attenti alle parole della madre: ‘Dovevamo ucciderlo prima, mi farò giustizia da sola, dovevamo ucciderlo prima’. Altri invece dicono: ‘Ora è chiaro sia maledetto da Dio, maledetto eccetera eccetera, lo facciano a pezzi’. Ora io dico una cosa: è chiaro che non si può accettare la vendetta, assolutamente non si può accettare. Ma volete scommettere che questo qua, quando lo condanneranno, uscirà dal carcere dopo 18, 20 anni. Questo è il punto. E allora io questa frase della madre ‘dovevamo ucciderlo prima e mi farò giustizia da sola’ non la approvo, certamente non la approvo, ma di sicuro la capisco. La capisco! Questo è il punto: la capisco, la capisco, la capisco”.

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