Nella sua consueta trasmissione La Zanzara su Radio 24, Giuseppe Cruciani ha affrontato diversi temi scottanti con il suo stile diretto e senza peli sulla lingua. Si è scagliato contro le polemiche sorte intorno al cantante Emis Killa, accusato di inneggiare al femminicidio nei suoi brani. “Si scopre, a contratti firmati, che il signor Emis Killa ha scritto delle canzoni dove raccontava delle situazioni. Non è un inno al femminicidio, ormai siete matti, siete impazziti tutti”, ha dichiarato Cruciani, sottolineando come le frasi incriminate siano espressioni narrative e non manifestazioni di intenti reali. “Io lo conosco il signor Emis Killa. È uno che non toccherebbe, che non alzerebbe mai la mano contro una donna. Ne ha fatto un inno al femminicidio. Non ha fatto nessun inno al femminicidio. Ormai siete in una sorta di ossessione”, ha proseguito il conduttore, manifestando disprezzo per l’atteggiamento di chi ha sollevato la controversia.
Proseguendo con il suo stile diretto e senza filtri, Cruciani ha affrontato il tema della polemica sui titoli di cortesia: “Poi abbiamo questa assurda polemica sulla sinistra che attacca la Meloni perché vuole farsi chiamare il presidente. Stavo ascoltando ‘L’aria che tira‘ su La7, e c’è questo Parenzo che ospita un tipo del Fatto Quotidiano e si mettono a discutere sul fatto che la Meloni vuole farsi chiamare il presidente. Ma uno deve avere il diritto di farsi chiamare come vuole, no? Avrà il diritto di farsi chiamare il presidente invece che la presidente o la presidentessa. Non è né maschilismo né un affronto al femminismo, né roba di patriarcato.”
Infine, Cruciani ha riservato un commento sarcastico al ritorno in scena di Rosy Bindi, ex presidente del Partito Democratico, che ha sostenuto la necessità di educare gli uomini. “È tornata Rosi Bindi. Io pensavo che non si fosse ritirata. Ma perché? Dice che finalmente si parla di educazione del maschio: ‘L’uomo deve essere rieducato’. Ho detto tutto. Rosi Bindi”, ha concluso con una vena di ironia amara.