Commenti all'articolo Cruciani: Il “ritocchino” a cani e gatti? Roba da criminali
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Gabriella Maria Giulia Moretti
11 Novembre 2018, 11:08 11:08
Sono pienamente d’accordo con Cruciani modificare l’aspetto di cani o gatti con interventi invasivi che ritengo assurdi, già non tollero molto la chirurgia estetica in generale sugli umani, figuriamoci sui cani. Si chiama egoismo: trovata per far spendere soldi ma è pura follia sono animali.
Walter
8 Novembre 2018, 18:44 18:44
Il mio cane è un pastore abruzzese maschio, ignorante come una “bestia”, se lo portassi a fare quei trattamenti penso che sbranerebbe il Curatore di Bellezza.
Rossella
8 Novembre 2018, 8:51 8:51
Sono perfettamente d’accordo, non è semplice toelettatura, ma una cosa innaturale per i cani, mettendoli alla pari con gli umani. Non sono essere umani, ma cani! Piuttosto portiamoli a fare una passeggiata, fare sport (che tra l’alteo gli fa anche bene), da un addestratore ma non in questi posti. Sono assolutamente da evitare questi luoghi dove sono costretti a fare cose innaturali umanizzandoli. È questo il punto.
Pablo Szychowski
8 Novembre 2018, 6:35 6:35
La cosa naturale è che il cane viva in natura. Invece, si vive con l’uomo, dorme con lui a letto, viaggia con lui, se baccia con lui o goda dello spa da cane, questo si chiama cultura. Certo, la cultura può essere a volte molto futile.
Lisa
7 Novembre 2018, 19:50 19:50
Qualcuno dica a Cruciani che il cane è un animale artificiale che non esiste in natura. Quando sento frasi del tenore “non bisogna umanizzare gli animali” (giusto), “bisogna lasciarli come natura li ha creati”, quale natura? Qui a crearli è stato proprio l’uomo in millenni di selezione. Se non ci fossero dei poveri cristi chiamati allevatori che selezionano le razze, il cane sarebbe scomparso da un pezzo. E’ un business, e quindi? Chi se ne frega? Fino a quando il business continua, i cani possono stare tranquilli e continuare a esistere. E’ proprio il buonismo da salotto e l’animalismo becero che invece rischia di farli estinguere. Prendiamo a esempio quelle razze, nate da combattimento, motivo per il quale veniva tagliata loro la coda e le orecchie, che da quando la buonista Unione Europea ha imposto il divieto di questa pratica, sono diventate più d’elite perché molti le trovavano più affascinanti prima. Ovvio, perché le razze, essendo stata selezionate nel tempo, hanno anche una loro storia a renderle affascinanti, se elimini il legame con la storia, recidi pure quel fascino. Sicché, per esempio, il Dobermann da cane affascinante che incuteva paura è diventato una sorta di meticcio simil segugio. Fanno più danno gli ambientalisti e gli animalisti più della bomba atomica.
montezuma
7 Novembre 2018, 18:36 18:36
Un’offesa a chi non riesce a raggiungere la fine del mese.
Sono pienamente d’accordo con Cruciani modificare l’aspetto di cani o gatti con interventi invasivi che ritengo assurdi, già non tollero molto la chirurgia estetica in generale sugli umani, figuriamoci sui cani. Si chiama egoismo: trovata per far spendere soldi ma è pura follia sono animali.
Il mio cane è un pastore abruzzese maschio, ignorante come una “bestia”, se lo portassi a fare quei trattamenti penso che sbranerebbe il Curatore di Bellezza.
Sono perfettamente d’accordo, non è semplice toelettatura, ma una cosa innaturale per i cani, mettendoli alla pari con gli umani. Non sono essere umani, ma cani! Piuttosto portiamoli a fare una passeggiata, fare sport (che tra l’alteo gli fa anche bene), da un addestratore ma non in questi posti. Sono assolutamente da evitare questi luoghi dove sono costretti a fare cose innaturali umanizzandoli. È questo il punto.
La cosa naturale è che il cane viva in natura. Invece, si vive con l’uomo, dorme con lui a letto, viaggia con lui, se baccia con lui o goda dello spa da cane, questo si chiama cultura. Certo, la cultura può essere a volte molto futile.
Qualcuno dica a Cruciani che il cane è un animale artificiale che non esiste in natura. Quando sento frasi del tenore “non bisogna umanizzare gli animali” (giusto), “bisogna lasciarli come natura li ha creati”, quale natura? Qui a crearli è stato proprio l’uomo in millenni di selezione. Se non ci fossero dei poveri cristi chiamati allevatori che selezionano le razze, il cane sarebbe scomparso da un pezzo. E’ un business, e quindi? Chi se ne frega? Fino a quando il business continua, i cani possono stare tranquilli e continuare a esistere. E’ proprio il buonismo da salotto e l’animalismo becero che invece rischia di farli estinguere. Prendiamo a esempio quelle razze, nate da combattimento, motivo per il quale veniva tagliata loro la coda e le orecchie, che da quando la buonista Unione Europea ha imposto il divieto di questa pratica, sono diventate più d’elite perché molti le trovavano più affascinanti prima. Ovvio, perché le razze, essendo stata selezionate nel tempo, hanno anche una loro storia a renderle affascinanti, se elimini il legame con la storia, recidi pure quel fascino. Sicché, per esempio, il Dobermann da cane affascinante che incuteva paura è diventato una sorta di meticcio simil segugio. Fanno più danno gli ambientalisti e gli animalisti più della bomba atomica.
Un’offesa a chi non riesce a raggiungere la fine del mese.