Cruciani ridimensiona Ilaria Salis: “Quel carcere non è poi così disumano”

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La micidiale puntura della Zanzara non poteva mancare alla Ripartenza 2024 di Milano. Nell’evento organizzato da Nicola Porro al Centro Congressi della Fondazione Cariplo, Giuseppe Cruciani è tornato ad agitare il proprio pungiglione per commentare i principali fatti d’attualità. Prima lo ha fatto in una travolgente Zanzara nella Zuppa, sul palco accanto allo stesso Porro, poi è tornato alla carica davanti alle nostre telecamere. Il conduttore di Radio24, in particolare, non ha usato giri di parole nelle proprie considerazioni sul caso di Ilaria Salis, la 39enne milanese incarcerata e mandata a processo in Ungheria con l’accusa di aver preso parte all’aggressione di alcuni militanti di estrema destra a Budapest.

“Credo che stare in carcere in condizioni disumane non vada bene per chiunque. Non so se lei sia in carcere in condizioni disumane. Stare in carcere è sempre brutto, ma le condizioni delle carceri italiane sono sicuramente peggiori di quelle ungheresi”, ha graffiato Cruciani. E ancora: “Noto l’ipocrisia di chi ha governato questo Paese per anni senza cambiare nulla nelle carceri italiane e ora se la prende con le condizioni carcerarie in Ungheria, che non mi sembrano drammatiche rispetto alle nostre”. Il giornalista ha poi criticato quanti hanno accusato il premier Giorgia Meloni di non essersi spesa per la causa della giovane attivista. “Meloni ha fatto quello che bisogna fare. Una telefonata a Orban, che già è irrituale…”.

Poi, una punturina di Zanzara anche sulla mania green. “Spesso è ideologia ma dietro ci sono anche grandi interessi economici. È una guerra tra grandi interessi economici in cui il vantaggio ambientale è spesso molto molto relativo”. E il possibile confronto tv tra Meloni e Schlein? “Non me ne frega nulla. Anche negli Usa gli scontri televisivi si fanno, ma solo in momenti precisi. Non capisco la necessità di farlo qui per le europee”, ha osservato Cruciani.

Infine, una considerazione zanzaresca sulla corsa alle presidenziali negli Stati Uniti, caratterizzata dal tentativo di Donald Trump di riconquistare la Casa Bianca: “Non succede, ma se succede. Se a novembre succede quella cosa, godo. Avete già capito…”.

Marco Leardi, 6 febbraio 2024

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