Il modo in cui i social media hanno ucciso la Silicon Valley Bank, per usare un’espressione un po’ forte, dimostra la loro forza nel plasmare la percezione pubblica delle criptovalute e delle banche in generale. Vediamo insieme come questo fenomeno abbia cambiato per sempre il mondo della finanza.
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Come i social hanno contribuito al crollo della Silicon Valley Bank
Il recente collasso di alcune delle più grandi banche associate alle criptovalute come la Silicon Valley Bank, la Signature Bank e la Silvergate Bank ha scosso i settori della tecnologia, della criptovaluta e delle banche. Sono molte le start-up che da un momento all’altro si sono trovate a chiedersi se avrebbero potuto far fronte agli obblighi salariali, mentre diverse banche hanno iniziato a temere una possibile corsa agli sportelli (per la prima volta dalla crisi dei mutui subprime).
Il contagio finanziario si è diffuso a macchia d’olio sui social media, tramite piattaforme come Twitter che dominano il mondo delle criptovalute e delle startup. La velocità di diffusione delle informazioni – e delle interpretazioni che a queste venivano date – è di un ordine di grandezza esageratamente superiore a quello delle notizie tradizionali o ai media lineari.
Perfino i regolatori hanno riconosciuto l’impatto dei social media sulla recente crisi. Il presidente della House Financial Services Committee, Patrick Henry, ha ammesso: “Questa è stata la prima corsa agli sportelli alimentata da Twitter“.
Ricordate la Washington Mutual durante la crisi finanziaria del 2007-2008? Come è accaduto con la Silicon Valley Bank, anche la Washington Mutual deteneva oltre $188 miliardi di depositi ma iniziò a registrare perdite significative a causa dei mutui in default. Quando Lehman Brothers crollò il 15 settembre 2008, i depositanti della Washington Mutual iniziarono a ritirare i loro soldi in massa, prelevando $16,7 miliardi dai conti correnti e di risparmio (circa l’11% dei depositi totali) in soli dieci giorni. La velocità dei prelievi non aveva precedenti e condusse dritta alla bancarotta di della Washington Mutual. Nel caso della Silicon Valley Bank i depositanti hanno tentato di ritirare $42 miliardi in un solo giorno, pari al 25% dei depositi totali.
Attraverso i social la notizia si è diffusa come un incendio: con i media tradizionali le notizie si diffondevano da fonti centralizzate alle masse (una transazione uno-a-molti), ora, con i social media, la comunicazione è molti-a-molti e le notizie si diffondono così velocemente da trasformarsi in quella che si chiama “verità social”. La percezione di una persona è la sua realtà.
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Giuseppe Vitagliano, BTCSentinel.com 27 marzo 2023