Il CEO di Coinbase parla di “inverno crypto” e recessione: mentre molte società del mondo delle criptovalute annunciano licenziamenti, però, c’è anche chi ha deciso di assumere nuovi dipendenti.
Cos’è l’inverno crypto?
L’inverno crypto, dall’inglese crypto winter, è un periodo del mercato in cui il prezzo delle criptovalute scende significativamente al di sotto di quello che dovrebbe essere il loro valore.
La prima volta che è stata utilizzata questa definizione, è stata nel 2018 quando il prezzo di Bitcoin è sceso dell’80% rispetto al suo precedente massimo storico.
Cosa sta succedento a Coinbase
Coinbase è il più grande Exchange di criptovalute degli Stati Uniti ed è stato anche il primo ad essersi quotato a Wall Street.
Il famoso Exchange di criptovalute, è stato il primo colosso del settore crypto ad entrare in borsa quotandosi al Nasdaq il 14 aprile 2021 ed è anche entrato recentemente nella lista “Fortune 500” delle più grandi società statunitensi.
In un post sul blog di Coinbase, Brian Armstrong, CEO e cofounder di Coinbase, ha annunciato che la società dovrà ridurre la sua forza lavoro del 18%. Questa operazione comporterà il licenziamento di circa 1.100 dipendenti.
La causa di questo è da ricercarsi nei recenti cali delle criptovalute che hanno causato la una perdita di valore del mercato crypto di oltre 2 trilioni di dollari rispetto al 2021.
Secondo il CEO di Coinbase potremmo essere alle porte di una recessione e di un incombente “inverno delle criptovalute”.
“Sembra che stiamo entrando in una recessione dopo un boom economico di oltre 10 anni. Una recessione potrebbe portare a un altro inverno crittografico che potrebbe durare a lungo“, ha affermato Armstrong.
“Negli ultimi inverni delle criptovalute, le entrate commerciali sono diminuite in modo significativo. Sebbene sia difficile prevedere l’economia o i mercati, pianifichiamo sempre il peggio in modo da poter gestire il business in qualsiasi circostanza“.
Non solo colpa del mercato delle criptovalute
Un altro dei motivi per cui secondo Armstrong la società si trova in questa situazione è che Coinbase è cresciuta così tanto negli ultimi 2 anni che l’attività e i processi sono diventati meno efficienti rispetto alle nuove dimensioni acquisite.
Il piano della società è di arrivare a circa 5.000 dipendenti entro il 30 giugno e questa ristrutturazione gli costerà tra i $ 40 e i $ 45 milioni.
Un mese fa Coinbase aveva già annunciato un blocco delle assunzioni, cambiando completamente rotta rispetto al piano precedente di triplicarne il numero.
Altre società del settore crypto in crisi
Coinbase non è l’unica società dell’universo criptovalute ad essere in crisi in questo periodo.
Hanno annunciato licenziamenti anche altre realtà:
- Gemini, un Exchange di criptovalute sostenuto dai gemelli miliardari Cameron e Tyler Winkelvoss, ha annunciato una riduzione del personale del 10%;
- Crypto.com, l’Exchange di criptovalute che sponsorizza, tra gli altri, l’arena dei Los Angeles Lakers, la Formula 1 e il Calcio in Italia, licenzierà circa il 5% dei suoi dipendenti;
- BlockFi, una piattaforma per il prestito e il trading di criptovalute, ha dichiarato che taglierà il 20% del personale.
Binance in controtendenza
In uno scenario così cupo, tuttavia, Binance sembra andare nel senso opposto: dopo aver annunciato l’apertura di Binance Italia per cui stanno ricevendo tutte le autorizzazioni necessarie, ha anche annunciato nuove assunzioni.
Changpeng Zhao, CEO di Binance, ha infatti dichiarato in una intervista che in questo momento è molto meglio assumere che licenziare: questo perché quando il mercato si riprenderà assumere velocemente significherà dover pagare cifre fuori mercato.
Zhao ha affermato che Binance ha pianificato l’assunzione di 2.000 nuovi dipendenti.
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Giuseppe Vitagliano, BTCSentinel, 15 giugno 2022
