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Gli investitori non si lasciano spaventare dal calo dei prezzi delle criptovalute

Secondo un dirigente di State Street le istituzioni si aspettano che le criptovalute siano qui per restare e si aspettano nuovi prodotti.

Gli investitori non si lasciano spaventare dal calo dei prezzi delle criptovalute Gli investitori non si lasciano spaventare dal calo dei prezzi delle criptovalute

Il gigante bancario State Street afferma che i gestori patrimoniali globali non si sono fatti spaventare dall’”inverno delle criptovalute” e si preparano a lanciare molte nuove risorse digitali e molti prodotti crittografici.

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State Street Corporation è una società statunitense di servizi finanziari e bancari quotata sul NYSE (la New York Stock Exchange) ed è una delle maggiori società di gestione patrimoniale al mondo con 3.120 miliardi di dollari in gestione nel 2019 e 34.360 miliardi di dollari in custodia e amministrazione.

Il prezzo delle criptovalute è precipitato quest’anno a causa dell’aumento dei tassi di interesse e Bitcoin ha visto un calo del suo valore di oltre il 50% da gennaio, in quello che è stato soprannominato un “crypto winter”.

Cos’è l’inverno delle criptovalute (crypto winter)? Eccolo spiegato nell’articolo di BTCSentinel.com “L’inverno crypto è arrivato? Ecco cos’è e cosa significa crypto winter.“.

Nonostante questo, la corsa ai nuovi strumenti finanziari legati alle criptovalute indica che i player tradizionali puntano su questa tipologia di asset per restarci.

Irfan Ahmad, responsabile per l’Asia del Pacifico di State Street Digital, ha affermato che i loro clienti istituzionali sono ancora entusiasti delle criptovalute e della tecnologia che supporta le risorse digitali.

State Street è la più grande banca depositaria del mondo e detiene attività finanziarie per conto dei gestori degli investimenti. Nel frattempo lavorano per inserirsi nel settore delle criptovalute.

Durante il periodo di giugno e luglio, in cui le cose si stavano davvero scaldando in termini di attività, abbiamo visto che i clienti istituzionali non sono stati davvero dissuasi dal piazzare scommesse strategiche su questa tipologia di asset“, ha affermato Ahmad in un’intervista e ha aggiunto: “Il risultato è che penso che ci sia la convinzione che questi asset siano qui per restare. E noi, in qualità di asset servicer, collaboreremo ovviamente con i nostri clienti laddove credono che la loro ambizione risieda“.

In Australia, a parte la Commonwealth Bank, che l’anno scorso ha annunciato un progetto pilota di investimento in criptovalute che poi ha subito ritardi normativi, la maggior parte delle istituzioni finanziarie si è tenuta alla larga dalle criptovalute perché le considerava troppo rischiose.

Dall’altra parte del mondo, invece, alcuni giganti si stanno muovendo rapidamente verso le criptovalute. Il mese scorso Goldman Sachs ha lanciato il suo primo prestito garantito da Bitcoin, mentre il colosso degli investimenti BlackRock ha lanciato un prodotto che offre ai clienti istituzionali un’esposizione a Bitcoin.

Secondo Ahmad di State Street la mossa di Goldman indica che altri grandi attori istituzionali potrebbero avviato ulteriori iniziative nel mercato delle criptovalute.

Ha affermato anche che le recenti turbolenze nei mercati delle criptovalute hanno consentito alle autorità di regolamentazione di “osservare cosa è successo e di usarlo come un invito all’azione per fornire alcune barriere per gli investitori istituzionali e al dettaglio“.

In Australia, State Street amministra il fondo per il Cosmos Purpose Bitcoin Access exchange-traded fund (ETF), che afferma di essere il primo ETF Bitcoin con supporto fisico del paese.

Il Team di BTCSentinel, 12 settembre 2022

BTCSentinel: La Community italiana delle Sentinelle delle criptovalute
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