Il 2023 ha segnato un capitolo cruciale nella storia delle criptovalute in Europa. Con quasi 1000 nuove entità di servizi di asset virtuali registrate, l’Unione Europea si afferma come un terreno fertile per l’espansione del settore crypto. Questo sviluppo notevole porta a oltre 11.000 il numero totale di entità crypto registrate nei 27 paesi membri. Questi numeri, basati su informazioni disponibili dai registri ufficiali degli stati membri, riflettono una crescita dinamica e un interesse crescente verso le criptovalute nel continente.
L’anteprima della Legge MiCA
Questo aumento significativo avviene un anno prima dell’attivazione di alcune disposizioni della legge MiCA (Markets in Crypto-Assets) dell’UE, prevista per dicembre 2024. Gli stati membri hanno la possibilità di estendere il periodo transitorio fino a metà del 2026 al massimo. Nei mesi a venire, si prevede che gli stati membri competano per attirare imprenditori crypto, desiderosi di sfruttare le nuove regole di “passporting” della legge, che consentiranno alle imprese di operare in tutto il blocco se conformi alle nuove normative di Bruxelles.
Cos’è il MiCA?
Il “Markets in Crypto-Assets Regulation” (MiCA) è una normativa dell’Unione Europea che stabilisce regole uniformi di mercato per gli asset cripto. Questa regolamentazione riguarda gli asset cripto che non sono attualmente regolati dalla legislazione esistente sui servizi finanziari. Le disposizioni chiave di MiCA, che si applicano a chi emette e commercia asset cripto (inclusi token riferiti a asset e token di moneta elettronica), riguardano la trasparenza, la divulgazione, l’autorizzazione e la supervisione delle transazioni. Questo nuovo quadro giuridico intende supportare l’integrità del mercato e la stabilità finanziaria, regolamentando le offerte pubbliche di asset cripto e garantendo che i consumatori siano meglio informati sui rischi associati. Le aziende interessate ad accedere al mercato dell’UE dovranno scegliere uno stato membro da cui passaportare la loro licenza.
Repubblica Ceca e Polonia sono i leader attuali
Nonostante l’impressionante cifra di entità registrate nell’UE nel 2023, i dati non includono gli ultimi aggiornamenti dalla Repubblica Ceca. Con i dati disponibili ad oggi, la Repubblica Ceca guida la classifica dei Virtual Asset Services Providers (VASP) registrati. Tuttavia, circa l’83% delle entità registrate in Repubblica Ceca sono persone fisiche, non aziende, un dettaglio che potrebbe distorcere i risultati perché con l’entrata in vigore del MiCA tra i requisiti per essere provider di servizi crypto sarà necessario anche dimostrare dati patrimoniali importanti. Gli individui attualmente registrati come VASP, infatti, non potranno ottenere una licenza MiCA, che stabilisce standard su requisiti di capitale, controlli interni e governance.
La Polonia, che ancora permette anche alle persone di registrarsi come VASP, segue nella classifica con 1.067 fornitori di servizi cripto nel suo registro.
Il MiCA richiederà che le entità legali abbiano un ufficio registrato in un paese europeo.
Verso un futuro crypto regolamentato
Mentre alcuni paesi già registrano un minor numero di entità cripto nei loro registri, come l’Estonia che ha 22 società cripto in meno rispetto a ottobre, altri come la Slovacchia e la Romania non dispongono ancora di registri cripto stabiliti. Il Belgio ha ancora il suo registro VASP vuoto. Questa varietà di approcci riflette la complessità e la diversità di adattamento al settore cripto in Europa.
Il 2023 si è rivelato un anno di significativa espansione per il settore delle criptovalute in Europa, anticipando importanti cambiamenti normativi con l’introduzione della legge MiCA. Questa evoluzione suggerisce un futuro in cui l’Europa potrebbe giocare un ruolo chiave nello sviluppo globale delle criptovalute, con un occhio sempre più attento alla regolamentazione e alla sicurezza.
Giuseppe Vitagliano, BTCSentinel.com 29 dicembre 2023