Oggi parliamo di un inquietante allarme lanciato su Twitter da Balaji Srinivasan, ex CTO di Coinbase, insieme ad un invito a riflettere sul futuro finanziario e sulla soluzione Bitcoin.
L’ex Chief Technology Officer (CTO) di Coinbase, infatti, in un lungo Tweet ha postato un monito: “correre ai ripari con Bitcoin” prima del blocco digitale causato dall’avvento delle monete digitali delle banche centrali (CBDC).
In un tweet denso di preoccupazioni, ha tirato in ballo le debolezze del sistema bancario e l’imminente lancio di FedNow, la rete di pagamento istantaneo della Federal Reserve.
Srinivasan ci descrive un futuro in cui gli individui dovranno scegliere tra l'”indipendenza Bitcoin” e l’essere prigionieri di un sistema CBDC (valute digitali delle banche centrali). Il tutto paragonato a un recinto finanziario digitale, ribattezzato con sarcasmo il “Grande Dollarwall“, un riferimento al Grande Firewall cinese, che limita l’accesso a determinati siti web ritenuti inappropriati dal Partito Comunista cinese.
Gli eventi recenti, come il crollo e la confisca di tre banche americane, hanno messo in luce la fragilità del nostro sistema bancario. Charles Hoskinson, CEO di Input Output, durante una diretta streaming, ha messo il dito nella piaga, parlando dell’insostenibilità delle Ponzinomics, che consiste nel creare denaro dal nulla e basarsi sull’espansione monetaria per sostenere lo schema Ponzi.
La Federal Reserve ha annunciato che la sua rete di pagamento FedNow verrà lanciata a luglio, offrendo servizi di regolamento e permettendo alle organizzazioni partecipanti di effettuare pagamenti istantanei tra loro. FedNow ora non è previsto come un sistema CBDC, ma alcuni pensano che potrebbe essere un complemento o un precursore di un sistema CBDC, qualora dovesse diventare realtà.
Srinivasan non ha usato mezzi termini nel criticare la storia del governo degli Stati Uniti, sfidando gli scettici a “scoprire la verità sul sistema bancario“.
Testualmente, nel suo tweet afferma: “Pensa a tutte le bugie: la sorveglianza della NSA, le armi di distruzione di massa in Iraq, la crisi finanziaria del 2008, gli ultimi dieci anni di baldorie mediatiche, l’affermazione che le maschere non funzionano prima di loro, la negazione di inflazione – tutte le bugie che ci hanno portato qui.”
Le CBDC, infatti, destano preoccupazioni riguardo alla centralizzazione del potere e al potenziale controllo sui comportamenti degli individui. Srinivasan si fa portavoce di questi timori, immaginando un futuro in cui controlli salariali, dei prezzi e dei capitali verrebbero imposti a livello individuale per coloro che rimangono intrappolati nel sistema del dollaro.
In un simile scenario, l’ex CTO di Coinbase ci avverte che sarebbe “game over” per la nostra sovranità personale e per chiunque osi opporsi e denunciare le manovre politiche. E avverte: “Il dissenso politico non significherebbe solo la cancellazione, ma significherebbe unbanking.“