Bitriver minerà criptovalute utilizzando il gas in eccesso di Gazprom-Neft

Bitriver, il più grande provider di hosting al mondo per l’eco mining di criptovalute, collaborerà con il gigante petrolifero russo Gazprom-Neft.

Gazprom-Neft – che ha anche alcune sedi in Italia di lubrificanti per motori – è il terzo produttore di petrolio russo: ora alimenterà i data center gestiti da Bitriver, la principale società di mining di criptovalute del paese.

L’elettricità necessaria per la produzione delle criptovalute sarà generata utilizzando una forma di gas naturale che si trova nei giacimenti di petrolio.

Come dichiara Coindesk in un suo articolo, l’accordo fa parte di un memorandum di cooperazione firmato tra le due società durante il Forum Economico Internazionale che si è tenuto recentemente a San Pietroburgo. L’annuncio arriva dopo che la piattaforma di mining russa è stata posta sotto sanzioni statunitensi.

Secondo l’accordo la società di mining di criptovalute svilupperà l’infrastruttura digitale nei giacimenti petroliferi di Gazprom-Neft.

Il modello di business di Gazprom-Neft non comprende le valute digitali ma il colosso petrolifero è alla ricerca di soluzioni che consentano un “uso vantaggioso” del gas in eccesso ottenuto durante l’estrazione del petrolio.

L’infrastruttura necessaria per lo sfruttamento del gas in eccesso che deriva dall’estrazione ad alta intensità energetica per minare criptovalute è stata già costruita presso le sedi Gazprom-Neft in tre regioni russe.

Gazprom-Neft è la sezione petrolifera del gigante russo del gas naturale Gazprom, controllato dallo stato.

Già all’inizio di gennaio 2021 c’erano rapporti secondo cui la società aveva iniziato ad offrire ai minatori di Bitcoin l’opportunità di utilizzare il gas in eccesso generato dalle trivellazioni petrolifere.

Giuseppe Vitagliano, BTCSentinel, 15 luglio 2022