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BlockFi dichiara fallimento e ricorre al capitolo 11 dopo il crollo di FTX

BlockFi avvia la procedura di fallimento per stabilizzare il business e massimizzare il valore per tutti i clienti e le parti interessate.

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BlockFi avvia la procedura di ristrutturazione per stabilizzare il business e massimizzare il valore per tutti i clienti e le parti interessate

Come ci si aspettava già da alcuni giorni, la notizia era nell’aria, anche BlockFi ha dichiarato bancarotta: la Società ha avviato cause volontarie ai sensi del capitolo 11 del codice fallimentare presso il tribunale degli Stati Uniti per stabilizzare la propria attività e fornire al gruppo l’opportunità di portare a termine un’operazione di ristrutturazione completa.

La Società si concentrerà sul recupero di tutti i crediti dovuti dalle sue controparti, tra cui FTX e le entità aziendali associate (“FTX”). A causa del recente crollo di FTX e del conseguente processo di fallimento, la Società prevede che i recuperi da FTX saranno lunghi e complessi.

Mark Renzi del Berkeley Research Group, consulente finanziario della Società, ha dichiarato: “Con il crollo di FTX, il team di gestione e il consiglio di amministrazione di BlockFi sono immediatamente intervenuti per proteggere i clienti e la Società. Fin dall’inizio, BlockFi ha lavorato per plasmare positivamente l’industria delle criptovalute e far progredire il settore. BlockFi attende con impazienza un processo trasparente che raggiunga il miglior risultato per tutti i clienti e le altre parti interessate“.

BlockFi ha presentato alla Corte una serie di mozioni per consentire alla Società di continuare a svolgere la propria attività quotidiana: tra quelle più urgenti la richiesta di pagamento degli stipendi ai dipendenti. La Società ha inoltre avviato un piano per ridurre le spese, incluso il costo del lavoro, ma allo stesso tempo vuole prevedere degli incentivi per garantire la permanenza di alcuni dipendenti chiave per il know-how e il valore della società.

Ad oggi, l’attività della piattaforma è sospesa. BlockFi dispone di una liquidità di circa 256,9 milioni di dollari che dovrebbero garantire la possibilità di supportare determinate operazioni durante il processo di ristrutturazione.
Contestualmente, così come succede nei casi di appello al capitolo 11, BlockFi International Ltd., una società incorporata delle Bermuda, ha presentato una petizione alla Corte Suprema delle Bermuda per la nomina di liquidatori provvisori congiunti a breve termine.

Cos’è BlockFi?

Fondata nel 2017, BlockFi ha costruito un ponte tra le risorse digitali e i tradizionali prodotti finanziari e di gestione patrimoniale con l’obiettivo di far progredire l’intero ecosistema delle risorse digitali per investitori individuali e istituzionali. A causa del fallimento di FTX anche BlockFi è incorsa in problemi di liquidità che hanno portato prima al blocco dei prelievi e ora alla dichiarazione di fallimento.

In questo video parliamo anche delle conseguenze del fallimento di FTX sul mercato crypto:

Il Team di BTCSentinel, 29 novembre 2022

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