Dopo che il Presidente Joe Biden aveva emesso un ordine esecutivo sul tema dello sviluppo responsabile degli asset digitali, le varie agenzie federali hanno collaborato al fine di presentare alla Casa Bianca una scheda informativa congiunta che indica sei direzioni principali per la regolamentazione delle criptovalute negli Stati Uniti.
Dei nove rapporti totali presentati al Presidente, è stata fatta una sintesi che consenta di “articolare un quadro chiaro per lo sviluppo responsabile delle risorse digitali e aprire la strada a ulteriori azioni in patria e all’estero“.
La comunicazione ufficiale è arrivata direttamente dalla Casa Bianca ed è stata pubblicata sul suo sito: “White House Releases First-Ever Comprehensive Framework for Responsible Development of Digital Assets“.
Il documento inizia affermando un dato di fatto che è sotto gli occhi di tutti, la diffusione oramai molto vasta delle criptovalute: “Il mercato delle risorse digitali è cresciuto in modo significativo negli ultimi anni. Milioni di persone in tutto il mondo, incluso il 16% degli americani adulti, hanno acquistato risorse digitali, che lo scorso novembre hanno raggiunto una capitalizzazione di mercato di 3 trilioni di dollari a livello globale.”
La scheda ammette anche che le risorse digitali presentano potenziali opportunità per rafforzare la leadership degli Stati Uniti nel sistema finanziario globale e per consentire agli USA di restare al passo con la tecnologica.
Allo stesso tempo, però, “rappresentano anche rischi reali, come dimostrano i recenti eventi nei mercati delle criptovalute. Il crollo di maggio di una cosiddetta stablecoin e la successiva ondata di insolvenze hanno spazzato via oltre $ 600 miliardi di fondi di investitori e consumatori“.
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Le sezioni che compongono la pubblicazione della Casa Bianca
La scheda informativa è pubblicata sul sito web ufficiale della Casa Bianca dal 16 settembre e si compone di 7 sezioni:
- Tutela dei consumatori, degli investitori e delle imprese;
- Promuovere l’accesso a servizi finanziari sicuri e convenienti;
- Promuovere la stabilità finanziaria;
- Promuovere l’innovazione responsabile;
- Rafforzare la leadership finanziaria globale e la competitività USA;
- Lotta alla finanza illecita;
- Esplorazione della possibilità di creare una valuta digitale della banca centrale statunitense (CBDC).
In alcune di queste sezioni non troviamo informazioni nuove, più che altro si sottolineano ancora una volta i principi e le politiche a cui si è attenuta l’attuale amministrazione.
Per proteggere consumatori e investitori, nel rapporto si esortano le autorità di regolamentazione Securities and Exchange Commission (SEC) e Commodity Futures Trading Commission (CFTC) a “perseguire in modo aggressivo indagini e azioni di contrasto contro pratiche illegali nello spazio delle risorse digitali“.
Per promuovere l’accesso ai servizi finanziari, il rapporto raccomanda di creare un quadro federale per i fornitori di servizi di pagamento non bancari e di incoraggiare l’adozione di sistemi di pagamento istantanei come FedNow, il cui lancio è previsto dalla Federal Reserve nel 2023.
L’Office of Science and Technology Policy (OSTP), che recentemente si era detto critico sugli impatti climatici del mining di criptovalute, svilupperà un’agenda di ricerca e sviluppo sulle risorse digitali per aiutare a mitigare l’impatto negativo sul clima dello stesso. Contemporaneamente anche il Dipartimento dell’Energia e l’Agenzia per la protezione ambientale avvieranno un ulteriore monitoraggio degli impatti ambientali delle risorse digitali.
Riguardo alla sicurezza, la strategia implica modifiche al Bank Secrecy Act, gli statuti anti-tip-off e le leggi contro la trasmissione di denaro senza licenza da applicare esplicitamente ai fornitori di servizi di asset digitali, inclusi gli exchange e le piattaforme di NFT (token non fungibili).
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E poi la moneta digitale ufficiale USA
L’ultimo punto molto importante della scheda informativa riguarda la CBDC statunitense: la cosiddetta U.S. CBDC (Central Bank Digital Currency) è la moneta digitale della banca centrale nell’unità monetaria nazionale avente corso legale e garantita dalla banca centrale emittrice, quindi dotata delle stesse garanzie della valuta fisica in circolazione. Su questo tema, l’amministrazione ha già sviluppato obiettivi politici per un sistema CBDC degli Stati Uniti, anche se saranno necessarie ulteriori ricerche sulle possibili basi tecnologiche del sistema.
L’intento, però, è chiaro e definito, tanto è vero che sarà il Tesoro a guidare un gruppo di lavoro interagenzia con la partecipazione della Federal Reserve, del National Economic Council, del National Security Council e dell’OSTP per la realizzazione del progetto.
Il Team di BTCSentinel, 20 settembre 2022