Ci sono aggiornamenti in vista della seconda udienza sulla procedura di fallimento della piattaforma di prestito di criptovalute Celsius, iniziata ufficialmente a New York alcune settimane fa.
Come già vi avevamo raccontato nel nostro precedente articolo, Celsius dopo le vicissitudini degli ultimi mesi ha scelto di dichiarare fallimento secondo il Capitolo 11 al Tribunale di New York che significa mettere in atto un operazione di ristrutturazione e fallimento.
Il Responsabile del caso, il giudice Martin Glenn ha ricevuto e letto oltre 100 lettere da investitori colpiti da questo tracollo, alcuni dei quali hanno chiesto la restituzione dei soldi investiti. Altri hanno invece accusato funzionari di Celsius di aver svolto operazioni illecite.
Costituito il comitato dei creditori chirografari
La decisione di costituire il Comitato dei Creditori Chirografari è stata presa in risposta alla situazione contingente. In un fallimento ai sensi del capitolo 11, infatti, il fiduciario degli Stati Uniti nomina un comitato dei creditori non garantiti, che comprende i sette maggiori creditori del debitore.
L’organizzazione tutela non solo gli interessi dei suoi membri ma anche i diritti di tutti i creditori chirografari e indaga sugli affari e sulle finanze del debitore. Questo fallimento è un caso storico che servirà da modello per procedimenti legali simili nel settore delle criptovalute.
Alcuni creditori sostengono che le loro pretese dovrebbero essere valutate “in natura” (e cioè in risorse digitali) anziché in USD al momento del fallimento.
Si tratta del primo caso di questo tipo e servirà da modello per processi simili nel mercato dei Bitcoin e delle altre criptovalute, specialmente dove vengono utilizzate come asset finanziari.
Molti partecipanti dovrebbero contribuiranno alla creazione di un documento che sarà presentato all’UCC e, eventualmente, al tribunale.
Sperando che anche il caso di Hodlnaut di cui vi abbiamo parlato ieri non abbia esito simile, vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi del processo a Celsius.