Celsius Network, la famosa piattaforma di prestiti crittografici, ha annunciato oggi di aver avviato un procedimento volontario di fallimento ai sensi del Capitolo 11 per poter avere l’opportunità di stabilizzare la propria attività e portare a termine un’operazione di ristrutturazione completa che possa massimizzare il valore per tutti gli stakeholder.
Per attuare la ristrutturazione, la Società e alcune delle sue controllate hanno presentato istanze volontarie di riorganizzazione ai sensi del Capitolo 11 del Codice fallimentare degli Stati Uniti presso il tribunale fallimentare degli Stati Uniti, distretto meridionale di New York.
Aderire alla protezione Chapter 11 è l’equivalente della procedura italiana di fallimento e di gestione dei crediti residui per rimborsare gli aventi diritto.
Dove nasce il fallimento di Celsius?
L’azienda ha dichiarato attività comprese tra $ 1 miliardo e $ 10 miliardi, con un importo uguale in passività stimate.
Celsius ha dichiarato di avere più di 100.000 creditori e la petizione nomina Pharos USD Fund SP e Pharos Fund SP come i suoi maggiori creditori chirografari, con un credito di circa 81 milioni di dollari.
Altri creditori indicati includono: ICB Solutions, The Caen Group LLC, Alameda Research, B2C2 e Covario AG, tra gli altri.
Nel suo comunicato Celsius afferma di “aver a disposizione 167 milioni di dollari in contanti, che forniranno ampia liquidità per supportare alcune operazioni durante il processo di ristrutturazione”.
Sono otto le società collegate a Celsius Network che stanno dichiarando il fallimento.
Cos’è Celsius Network?
Fondata nel 2017 da Alex Mashinsky e Daniel Leon, Celsius ha offerto agli investitori al dettaglio rendimenti molto interessanti sulle loro partecipazioni in criptovalute con lo slogan “unbank your self” (liberati dalla banca). La società è cresciuta fino a gestire più di 10 miliardi di dollari di asset e più di 1,7 milioni di utenti.
Tuttavia il crollo del mercato delle criptovalute di quest’anno ha lasciato Celsius insolvente e il 12 giugno aveva congelato prelievi, trasferimenti e scambi dei clienti.
Già nel mese scorso gli avvocati di Celsius avevano spinto perché si ricorresse alla procedura di fallimento, ma i dirigenti nel tentativo di evitarlo hanno sostituito i suoi consulenti legali, come aveva riferito il Wall Street Journal.
Alla fine, però, la conclusione è stata la medesima: il fallimento di Celsius.
La gestione fallimentare statunitense in base al Capitolo 11 consente a una società di continuare a operare pur adempiendo ai propri obblighi nei confronti delle parti indebitate.
Di solito si procede proponendo un piano di riorganizzazione che deve essere approvato dai creditori e supervisionato da un team legale.
Questa settimana, il Dipartimento di Regolamentazione Finanziaria del Vermont ha affermato che le dichiarazioni di Celsius sulla sicurezza dei fondi dei suoi clienti erano “false”.
Proprio pochi giorni fa Celsius aveva rimborsato a MakerDAO i restanti $ 41 milioni del debito che avevano contratto liberando garanzie per $ 440 milioni. Era sembrato un segno positivo sul momento.
La situazione delle finanze di Celsius aveva spaventato potenziali salvatori: secondo The Block, infatti, il mese scorso il famoso Exchange di criptovalute FTX ha tentato di fare un accordo con l’azienda in difficoltà, ma ha lasciato perdere quanto ha trovato un buco di $ 2 miliardi nel bilancio della società.
Mashinsky, CEO di Celsius Network, ha affermato in una nota:
“Questa è la decisione giusta per la nostra comunità e azienda. Abbiamo una squadra forte ed esperta per guidare Celsius attraverso questo processo. Sono fiducioso che quando guarderemo indietro alla storia di Celsius, vedremo questo come un momento decisivo, in cui agire con determinazione e fiducia ha servito la comunità e rafforzato il futuro dell’azienda“.
Giuseppe Vitagliano, BTCSentinel, 14 luglio 2022