Le criptovalute delle banche centrali potrebbero rivoluzionare i sistemi finanziari globali. Questa è la conclusione di una recente analisi della Bank of America, che preannuncia il progresso tecnologico più significativo nella storia del denaro.
Secondo questo rapporto, almeno 114 banche centrali, rappresentanti il 58% dei paesi e il 95% del PIL mondiale, stanno esplorando le cosiddette Central Bank Digital Currencies (CBDC), in netta crescita rispetto alle 35 di maggio 2020.
La ricerca afferma che le valute digitali sembrano inevitabili e le CBDC e le stablecoin rappresentano un’evoluzione naturale dei sistemi monetari e di pagamento attuali. Il rapporto analizza anche i potenziali benefici e rischi delle CBDC, sia nella loro emissione che nella loro mancata emissione, e propone approcci per la loro distribuzione.
Uno dei punti chiave evidenziati dall’analisi è l’architettura obsoleta e le inefficienze del sistema finanziario attuale, problemi che potrebbero essere risolti immediatamente con l’utilizzo di CBDC ben sviluppate. Le CBDC, infatti, potrebbero eliminare gli intermediari, consentendo transazioni istantanee, trasparenza totale e costi inferiori. Potrebbero inoltre aiutare le banche meno capitalizzate e i fornitori di servizi di pagamento a espandersi nei pagamenti transfrontalieri, che attualmente sono limitati dall’esigenza di depositare fondi presso banche corrispondenti.
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I benefici delle criptovalute delle banche centrali sulle persone
L’adozione delle CBDC potrebbe avere un impatto positivo sulla popolazione “unbanked“, quella quota di popolazione mondiale che non ha accesso ai servizi bancari e che al momento è composta da 1,4 miliardi di persone in tutto il mondo. Nei soli Stati Uniti il 6,5% della popolazione rientra nella categoria di unbanked.
Gli “unbanked” sono persone che non hanno accesso ai servizi finanziari standard e non hanno modo di costruire il proprio credito. Con l’utilizzo di un portafoglio CBDC per svolgere funzioni di base come tenere, inviare e ricevere fondi, nonché stabilire la propria storia creditizia e ottenere un punteggio di credito, questa disparità potrebbe essere eliminata.
Le stablecoin che ruolo giocheranno nell’adozione delle CBDC?
Il rapporto analizza anche il ruolo delle stablecoin nell’adozione delle CBDC. Le stablecoin sono criptovalute legate a una valuta fiat (come il dollaro o l’euro) e hanno registrato una crescita significativa dei volumi di transazione negli ultimi due anni, raggiungendo i 7,9 trilioni di dollari nel 2022. Naturalmente, anche in questo caso, è fondamentale che ci siano strumenti di controllo e regolamentazione: il rapporto sottolinea che se questi venissero a mancare, le stablecoin potrebbero limitare la capacità delle banche centrali di implementare la politica monetaria e aumentare il rischio sistemico.
Le criptovalute delle banche centrali, quindi, rappresentano un’opportunità unica per modernizzare i sistemi finanziari e migliorare l’inclusione finanziaria, ma è importante considerare anche i possibili rischi e garantire una regolamentazione adeguata. La crescente attenzione e interesse verso le CBDC porterà necessariamente ad una maggiore evoluzione e sviluppo di questa tecnologia nei prossimi anni.
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Il Team di BTCSentinel, 23 gennaio 2021