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GIOCHI E NFT

Giochi e NFT: la petizione degli sviluppatori di Minecraft contro gli NFT

Lo scontro tra sviluppatori di giochi e il mondo delle criptovalute e degli NFT sembra raccogliere pochi consensi.

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La battaglia in corso tra gli sviluppatori di giochi e il mondo delle criptovalute sembra essersi intensificata quando gli sviluppatori collegati a Minecraft e ad altre piattaforme di gioco hanno lanciato una guida online e una petizione per aumentare la consapevolezza dei presunti pericoli di NFT e criptovalute.

Minecraft è un famosissimo videogioco open world sviluppato da Mojang Studios ed originariamente creato dal programmatore svedese Markus Persson che consente di esplorare mondi infiniti e realizzare costruzioni di ogni tipo, dal più umile dei rifugi al più maestoso dei castelli.

Climate Replay, un gruppo che include anche diversi sviluppatori di Minecraft, ha iniziato lunedì a chiedere a sviluppatori e giocatori di raccogliere firme per la sua petizione sugli NFT per aumentare la consapevolezza degli sviluppatori di giochi sui potenziali pericoli che gli NFT possono portare con se in ambito ecologico, venale e di salute mentale.

Se non sai cosa sono gli NFT e vuoi capire di cosa si tratta, ti consigliamo di leggere il nostro articolo a riguardo dal titolo “NFT: cosa sono i token non fungibili e a cosa servono?“.

La petizione si riferisce specificamente ai cosiddetti giochi “play-to-earn”: i giochi “play-to-earn” – letteralmente “gioca per guadagnare” – sono giochi in cui gli utenti guadagnano criptovalute e NFT completando compiti o missioni. Secondo questi sviluppatori giocare dovrebbe essere una attività divertente, non un lavoro.
La petizione ha raccolto appena 72 firme

Quali sono i problemi con i giochi e gli NFT secondo la petizione?

Gli organizzatori dietro la petizione affermano che questa rappresenta il pensiero di un’ampia coalizione di sviluppatori e non delle società di cui questi sviluppatori fanno parte.

L’obiettivo che gli sviluppatori vogliono raggiungere con questa guida è quello di informare in modo imparziale riguardo a NFT/blockchain e di portare all’attenzione i rischi, i costi ambientali e il sentimento della comunità sviluppatori in merito agli NFT e alla proprietà digitale.

Cory Scheviak, Gameplay Developer di Minecraft e co-autore della petizione, ha affermato con un post nel gruppo Discord di Climate Replay:
“La nostra speranza è poter diffondere questa consapevolezza nel settore e convincere quante più aziende e individui possibile a firmare”.

Secondo Scheviak oltre alle 72 persone anche cinque società hanno firmato ma Climate Replay sta verificando l’autenticità delle loro firme.

Questa petizione ha fatto eco anche alle preoccupazioni relative all’ambiente riguardo la blockchain proof-of-work che brucia un’enorme quantità di energia, senza però indicare nella sua guida che la blockchain di Ethereum, che gestisce la stragrande maggioranza della produzione di NFT, sta in realtà migrando verso un modello di consenso proof-of-stake.

Per sapere di più su cos’è e come funziona la Proof-of-Work, ti consigliamo la lettura dell’articolo di approfondimento “Proof of Work come nasce e come funziona con le criptovalute” in cui è spiegato in maniera molto semplice di che si tratta, perché è così importante e come è nata la Proof of work (detta anche POW).

La migrazione verso il modello proof-of-stake, che dovrebbe completarsi entro fine estate 2022, ridurrà in modo esponenziale la sua impronta di carbonio.

Il secondo problema posto in evidenza dagli sviluppatori è la preoccupazione per la sicurezza in tutto l’ecosistema: ritengono infatti che ci siano violazioni per miliardi di dollari ogni anno.
Il recente hacking del Ronin Bridge di Axie Infinity, un gioco basato su blockchain, ha infatti causato una perdita di quasi $ 600 milioni.

Infine, gli sviluppatori di giochi tradizionali sono anche diffidenti riguardo la natura speculativa e volatile delle criptovalute e degli NFT.

Secondo Myrtle Anne Ramos, CEO del gioco “play-to-earn” Placewar, infatti, i mercati NFT di gioco dovrebbero adottare pagamenti in stablecoin anziché in token specifici legati ai giochi.
Questo eviterebbe potenziali problemi sui mercati dei token e per gli NFT in quanto questi pagamenti verrebbero effettuati con stablecoin invece che con criptovalute che potrebbero potenzialmente sparire da un giorno all’altro.

Finora il numero di adesioni a questa petizione è stato veramente esiguo e questo potrebbe essere un segno che la reazione mostrata dai giocatori agli NFT in-game si stia calmando con il passare dei giorni.