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Goldman Sachs su Bitcoin

Goldman Sachs pronta ad offrire Bitcoin per gli investimenti dei suoi clienti

Goldman Sachs inizierà ad offrire i suoi primi servizi di investimento su Bitcoin e altre risorse digitali ai clienti del suo gruppo.

Goldman Sachs inizierà ad offrire Bitcoin e altre risorse digitali ai suoi clienti per la gestione patrimoniale

Secondo quanto affermato da Mary Rich, recentemente nominata responsabile globale delle risorse digitali per la divisione di gestione patrimoniale privata di Goldman Sachs, l’obiettivo della Banca è iniziare ad offrire investimenti in assets crittografici dal secondo trimestre.

“Stiamo lavorando a stretto contatto con i team dell’azienda per esplorare le possibilità di un accesso ponderato e appropriato all’ecosistema per i clienti del patrimonio privato, a breve termine”, afferma Rich in un’intervista questa settimana.

Goldman vuole offrire un ventaglio completo di investimenti in Bitcoin e altre risorse digitali, “sia attraverso Bitcoin fisici, derivati o veicoli di investimento tradizionali”, ha continuato Rich.

Questa operazione significa che presto i clienti di due delle principali banche d’investimento mondiali – Goldman e Morgan Stanley – avranno accesso a una classe di asset che in questi anni ha incuriosito sia miliardari che appassionati di criptovalute.

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All’inizio di questo mese Morgan Stanley ha informato i suoi Consulenti Finanziari che avrebbero potuto collocare i clienti in fondi Bitcoin a partire da Aprile 2022 (la CNBC è stata la prima a riportare questa notizia).

Cosa ha convinto Goldman Sachs a gettarsi nel mondo di Bitcoin?

Questa è solo l’ultima di una serie di notizie che fanno capire come stia scemando anche da parte dei big player della finanza la resistenza agli asset legati alla blockchain, come Bitcoin, Ethereum e tanti altri. L’ultimo boom del prezzo di Bitcoin, infatti, ha attirato investitori istituzionali, società e attori del settore fintech.

Rich ritiene che a prevalere sia stata proprio la crescente domanda dei clienti: l’attività di gestione patrimoniale privata di Goldman si rivolge principalmente a individui, famiglie e donazioni con almeno 25 milioni di dollari da investire.

“C’è una fetta importante di clienti che guarda a questo asset come ad una copertura contro l’inflazione galoppante e il contesto macroeconomico dell’ultimo anno ha sicuramente giocato un ruolo in questo senso”, ha affermato Rich. “C’è anche un ampio contingente di clienti che hanno la sensazione di essere all’alba di una nuova Internet in qualche modo e cercano modi per inserirsi in questo spazio”.

La banca potrebbe offrire fondi di investimento in Bitcoin, simili a quelli che avrà Morgan Stanley, e anche altre modalità di investimento più aderenti al tipo di assett sottostanti, che operino, cioè, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 a livello globale.
Alcuni criptofondi, infatti, come il Galaxy Bitcoin Fund possono essere tradati solo una volta al trimestre, mentre il fondo Bitcoin istituzionale di Galaxy può essere liquidato su base settimanale.

Fino al 2021 la capitalizzazione di mercato e i volumi di scambio di Bitcoin non sembravano abbastanza grandi da preoccupare le grandi istituzioni finanziarie per esserne fuori.

In un’intervista alla CNBC Mike Novogratz, CEO-fondatore della società di crittografia Galaxy Digital, ha affermato:
“L’adozione sta avvenendo più velocemente di quanto avessi previsto. È scioccante per me quanto velocemente le persone si stiano spostando verso questo sistema”.

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