Harmony è una blockchain proof-of-stake (PoS) che si presenta come alternativa a Ethereum: un alternativa più veloce ed economica. Il token ONE è utilizzato come risorsa nativa per pagare le commissioni di transazione sulla rete.
L’hacking per il furto delle criptovalute su Harmony a giugno
A giugno, un hacker ha rubato 100 milioni di dollari di risorse crittografiche bloccate sul bridge Horizon gestito da Harmony su Ethereum. L’hacker ha rubato più risorse: ETH, BNB, USDT, USDC e DAI.
Secondo il Chief Information Security Officer di Polygon, l’autore del reato avrebbe ottenuto il controllo del portafoglio multi-firma utilizzato per implementare il bridge di Harmony.
Un portafoglio multi-firma è un account smart contract gestito con più chiavi private, suddivise tra più entità anziché una singola persona. Il Chief Information Security Officer di Polygon ha scoperto che i fondi del portafoglio del bridge richiedevano l’autorizzazione di almeno due delle cinque chiavi private totali, quindi l’autore potrebbe aver estratto due chiavi private e ottenuto il controllo.
La soluzione di Harmony per rimborsare le vittime dell’hacking
Il team di Harmony ha cercato in queste settimane di porre rimedio a questo furto di asset crittografici per rimborsare chi è stato derubato. Così il nucleo principale del Team ha proposto un hard fork per coniare miliardi di nuovi token Harmony (ONE) per rimborsare le vittime.
Mercoledì, il team ha suggerito alla community di biforcare (hard-fork significa questo) la rete Harmony e coniare una nuova fornitura di token per poter rimborsare gli utenti.
Decisioni che valgono miliardi di dollari
La proposta si basa sulla scelta da parte della community tra due possibilità per stabilire quanti token coniare:
- Coniare 2,48 miliardi di token ONE per un valore di circa 49,6 milioni di dollari che secondo il team sarebbero sufficienti per risarcire il 50% delle vittime.
- Coniare 4,97 miliardi di token ONE per un valore di circa 99 milioni di dollari sufficienti per risarcire tutte le vittime.
Il team ritiene che utilizzare i fondi della società per i rimborsi non sia una soluzione percorribile perché metterebbe a rischio l’intero ecosistema e i piani di crescita.
Per questo motivo si sono orientati verso una soluzione diversa, nell’interesse della longevità e del benessere del progetto.
Naturalmente anche le due opzioni proposte hanno un “contro”. Infatti la community sembra essere comunque in gran parte scontenta di queste due possibilità a causa dell’impatto inflazionistico che avrebbe sul prezzo della criptovaluta la produzione di nuovi token.
La fornitura totale di ONE attualmente è di 13,1 miliardi di token e questo significa che se il piano fosse approvato, il team aumenterebbe la fornitura di ONE tra il 19% e il 38% nei prossimi tre anni.
A quel punto i wallet interessati dall’hack di giugno, per essere rimborsati, dovranno richiedere mensilmente i propri token lungo un periodo di tre anni.
Il Team di BTCSentinel, 28 luglio 2022