Concordata la formulazione finale della storica legislazione sulle criptovalute da parte dell’Unione Europea (UE): il testo potrebbe aprire la strada a un approccio normativo omogeneo a livello europeo sulle crypto.
Mercoledì il testo completo del regolamento sui mercati delle criptovalute (MiCA) è stato approvato in una riunione degli ambasciatori dell’UE, come indica una lettera della Presidente del comitato permanente Edita Hrdá pubblicata su EUR Lex.
Nella lettera indirizzata alla presidente della commissione per le questioni economiche e monetarie del Parlamento Europeo Irene Tingali, Hrdá afferma che la cooperazione tra Parlamento e Consiglio dovrebbe consentire l’approvazione del regolamento in prima lettura in Parlamento.
A giugno, i responsabili politici hanno concordato su una serie di punti del pacchetto legislativo dopo due anni di trattative, conferme e smentite.
Per come è impostato in questa sua versione, il regolamento richiederà a chiunque voglia emettere criptovalute di pubblicare un “white paper sulle criptovalute” contenente informazioni dettagliate e specifiche sul proprio progetto.
Gli emittenti di stablecoin, invece, saranno soggetti a solidi e specifici requisiti patrimoniali: questo significa che i progetti dovranno detenere riserve adeguate a sostenere il valore dei loro token per un importo proporzionale a quanto viene emesso. Le autorità locali avranno comunque la facoltà di aumentare l’importo dei fondi richiesti in base a quanto il progetto verrà ritenuto rischioso.
Il testo normativo passerà ora al Parlamento europeo, dove, previa approvazione, sarà probabilmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea all’inizio del 2023, con le regole che entreranno in vigore nel 2024.
L’UE discuterà le regole sul settore crypto anche con gli Stati Uniti
Mairead McGuinness, commissario UE responsabile per i servizi finanziari, ha affermato che la regolamentazione delle crypto sarà anche oggetto di confronto con i funzionari statunitensi la prossima settimana.
La McGuinness, in un articolo su Bloomberg, ha annunciato ci sarà uno scambio di opinioni ed esperienze con gli Stati Uniti in occasione delle riunioni annuali del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale che si terranno la settimana prossima e si è detta curiosa di ascoltare cosa gli USA hanno in programma per il settore.
I sostenitori del settore crypto sono contenti ma vogliono di più
I sostenitori delle criptovalute hanno accolto favorevolmente la notizia ma si sono detti preoccupati del fatto che la legislazione non abbia ancora approfondito alcuni punti chiave: i token non fungibili (NFT) e il futuro della finanza decentralizzata (DeFi).
Leggi anche: “Che cos’è la finanza decentralizzata (DeFi)? La guida completa“
L’European Crypto Initiative (EUCI) con sede a Bruxelles, che ha parlato di conclusione di un periodo di acceso dibattito lungo due anni, ha suggerito che una forte attenzione alle stablecoin nella legislazione fosse conseguenza delle sue origini come risposta al progetto di criptovaluta Diem (quella che in principio avrebbe dovuto chiamarsi Libra) di Facebook e che i legislatori avessero adottato un approccio “molto difensivo“.
EUCI ha aggiunto inoltre che l’esclusione degli NFT dall’ambito di applicazione del MiCA crea incertezza sul fatto che le autorità di regolamentazione degli Stati membri dell’UE possano utilizzare interpretazioni diverse sul tema.
Nemmeno i progetti DeFi saranno interessati dal regolamento e EUCI ha affermato che questi non sono stati adeguatamente definiti nel testo finale.
Nonostante le critiche, però, la co-fondatrice di EUCI Marina Markezic si è detta ottimista sull’impatto che MiCA avrà sul settore: “Crea una nuova serie di regole per i progetti crittografici, che cambieranno l’attuale posizione di criptovaluta come ‘perdente’ e la renderanno un partecipante a tutti gli effetti nello spazio dei servizi finanziari. Allo stesso tempo, riteniamo anche che il settore debba continuare a essere in grado di innovare senza oneri indebiti“.