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Cuba dichiara che decine di attivisti cubani per i diritti umani fuggiti all’estero sono “terroristi”
Il Ministero degli Interni (MININT) del regime cubano ha incluso persino il presentatore cubano residente negli Stati Uniti Alexander Otaola in una “Lista di persone ed entità legate ad atti di terrorismo”, insieme a decine di attivisti, comunicatori, influencer e ong con sede negli Stati Uniti. Il MININT attribuisce agli Stati Uniti la responsabilità di promuovere azioni contro la sicurezza dello Stato cubano.
Tra i “terroristi” anche gli influencer cubana Ana Olema Hernández Matamoros e Alexander Alazo Baró. L’elenco comprende anche 19 “entità o organizzazioni criminali con sede negli Stati Uniti che organizzano, finanziano, forniscono mezzi e realizzano azioni contro la sicurezza dello Stato cubano”. Tra questi ci sono ALPHA-66, la Fondazione Nazionale Cubano-Americana (CANF), Fratelli per il Riscatto, l’Assemblea della Resistenza e il Partito Nazionalista Cubano (PNC). Il MININT ha assicurato che queste persone e organizzazioni “sono ricercate dalle autorità cubane”.
Cuba/2: oggi, nella giornata mondiale per i diritti umani, si scatena la repressione del regime contro giornalisti ed attivisti
In un clima sempre più teso, la corrispondente del quotidiano spagnolo ABC, la cubana Camila Acosta, ha denunciato il raggrupparsi di pattuglie di polizia davanti a casa sua e la militarizzazione oggi evidente in tutta L’Avana. La Acosta ha condiviso sui suoi social network immagini che mostrano agenti della Sicurezza di Stato e di polizia che monitorano i dintorni della sua casa per impedirl la sua partecipazione ad eventi legati alla commemorazione della Giornata internazionale dei diritti umani di oggi. “Da oggi sono sorvegliata dalla polizia in casa. L’obiettivo è impedirmi di uscire per strada prima, durante e dopo la Giornata internazionale dei diritti umani. Questa è la quarta volta in 4 anni consecutivi che ciò accade in commemorazione di questa data”, ha denunciato la giornalista.
Arrestato l’attivista Alexeis Rodríguez Martínez portato nel centro di tortura della Sicurezza di Stato a Pedernales, Holguín. Rodríguez Martínez, ex prigioniero politico e membro del Partito Repubblicano di Cuba e dell’Associazione Sindacale Indipendente di Cuba, è stato arrestato dopo aver partecipato ad una campagna per “la libertà di tutti i prigionieri politici nelle carceri di Castro”. Il tutto accade dopo le accuse lanciate dal quotidiano Granma, organo ufficiale del Partito Comunista di Cuba, che in un editoriale ha segnalato che gli esuli e gli oppositori dell’isola starebbero preparando “uno sciopero generale per il 10 e 11 dicembre nel contesto della Giornata internazionale dei diritti umani”, oltre ad organizzare eventi di protesta durante “il tradizionale pellegrinaggio a San Lazzaro il 17 dicembre”.
Paolo Manzo, 11 dicembre 2023
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