Appunti sudamericani

Cuba “volta pagina”: ultra 90enni tra gli eletti

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Megaprogetti cinesi in America Latina, un curriculum disastroso

Un rapporto denuncia i “gravi abusi” dei diritti umani e l’impatto ambientale di 14 progetti cinesi in Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Perù e Venezuela. È stato presentato a Ginevra in un processo di valutazione che, sulla Cina, viene svolto dal comitato delle Nazioni Unite incaricato di vigilare sul rispetto del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, ratificato da Pechino nel 2001. Il rapporto demolisce letteralmente Pechino.

Macri non sarà candidato alla Presidenza dell’Argentina quest’autunno

Le primarie dell’opposizione saranno decise tra Patricia Bullrich, la sua ex ministro degli Interni, e Rodríguez Larreta, governatore centrista di Buenos Aires. Poi ci sarà l’economista destrorso Javier Milei, preferito dai giovani, e se la candidano Cristina Kirchner, che ha però appena il 25% secondo tutti i sondaggi o, in alternativa, il presidente uscente Alberto Fernández.

Record di astensione nella farsa elettorale del Parlamento cubano

Nel corso della giornata alcuni osservatori e giornalisti hanno subito minacce e arresti domiciliari. Una donna che stava osservando il processo al suo seggio elettorale è stata picchiata e detenuta. Per il presidente cubano e candidato ovviamente eletto Miguel Díaz-Canel, la giornata “è stata una giornata di festa, di gioia, di conferma, di convinzioni. E ancora una volta abbiamo avuto una vittoria rivoluzionaria, una vittoria del nostro popolo.” Il voto si è svolto nel bel mezzo della peggiore crisi economica dell’isola, un’ondata migratoria senza precedenti, più di mille prigionieri politici e un crescente malcontento popolare e credibilità del regime.

Diversi gruppi della società civile contestano i dati pubblicati lunedì dalle autorità elettorali cubane che non possono essere verificati in modo indipendente perché Cuba non consente l’osservazione delle elezioni. Observadores de Derechos Electorales, Comisión Cubana de Defensa Electorales e Ciudadanos Observadores de Procesos Electorales hanno rilasciato una dichiarazione riportando diverse irregolarità, tra cui la mancata pubblicazione in tempo degli elenchi degli elettori, la possibilità per gli elettori non registrati di votare, l’esclusione degli elettori aventi diritto e la costrizione dei cittadini a votare inviando volontari nelle loro case portando le schede.

Cubalex, un’organizzazione che fornisce assistenza legale ai critici del governo, ha detto che diversi giornalisti indipendenti, dissidenti e attivisti sono stati arrestati o tenuti sotto sorveglianza domenica. Il gruppo indipendente che monitora le elezioni, così come i media indipendenti cubani come 14ymedio, hanno notato che molti distretti all’Avana e in altre province erano vuoti in diversi momenti della giornata. I cubani possono solo votare per membri del governo, delle forze armate e di sicurezza cubane, del Partito Comunista e di altre organizzazioni statali.

Tra i candidati eletti il presidente e segretario del Partito Comunista di Cuba Miguel Díaz-Canel e diversi membri del gruppo iniziale che salì al potere nel 1959, tra cui il leader del paese ed ex presidente Raúl Castro, 91; il vice primo ministro Ramiro Valdés, 90; José Ramón Machado Ventura, secondo in comando del Partito Comunista, 92; e il comandante della rivoluzione Guillermo García Frías, 95 anni. Il nuovo che avanza insomma.

Bolsonaro dopodomani torna in Brasile

Indagato dalla Corte Suprema per “incitare “i suoi seguaci a invadere Brasilia l’8 gennaio, ha detto ieri nel confermare il rientro che non gli è mai passato per la mente di mettere in scena un colpo di stato. “Se avessi voluto fare un golpe lo avrei fatto mentre ero presidente, ma non mi è mai passato per la mente”, ha detto ieri alla radio brasiliana Jovem Pan dagli Stati Uniti, alla vigilia del suo ritorno in Brasile, previsto per giovedì.

Paolo Manzo, 29 marzo 2023


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