Commenti all'articolo Da Asia Bibi a Silvia Romano, la distanza tra eroe e vittima
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32 Commenti
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Enzo Azzarello
22 Luglio 2020, 17:33 17:33
Grazie, Lorenza Formicola di questo articolo illuminante, chiaro, verace! C’è tanta ignoranza e tanta ipocrisia su questo argomento, ma tu ha i messo bene tutti i puntini sulle “i” e non hai esitato a dire sì sì, no no !! Chi vuole capire , capisce! Continua a scrivere, ti prego…
Enzo Azzarello da Roma
Francesco
17 Maggio 2020, 22:52 22:52
Tutti coloro che stanno in silenzio davanti agli orrori islamici sono corresponsabili. Parlare di multiculturalismo e di laicità in Italia è troppo semplice. In gran parte del mondo islamico i diritti umani non sono riconosciuti nell’indifferenza del mondo occidentale. Sarebbe ora di svegliarsi, indignarsi verso tutti quei paesi islamici che calpestano i diritti delle donne, dei bambini, delle minoranze religiose, degli omosessuali.
Teo
16 Maggio 2020, 22:09 22:09
Mi hai aperto la mente. Complimenti per l’articolo.
raigal55
16 Maggio 2020, 18:06 18:06
Articolo corretto, perfino commovente a tratti con molti fatti reali, in particolare riferiti a Asia Bibi, per la quale una parte dell’opinione pubblica si è mossa ( Zapping di qualche anno fa su radio1, prima che cacciassero il non sufficientemente allineato Aldo Forbice), ma che certamente non ha avuto riscontri mediatici come meritava ed è vero che femministe, ONG e sardine varie non si vedono in questi casi perchè profondamente IGNORANTI, in mala fede e di cultura(?) totalitaria. Il concetto liberale della responsabilità individuale va ricordato alle Silvia Romano di turno, perchè è la base di una corretta convivenza, tollerante, ma rigorosa, che da noi è poco diffusa per giustificare i comodi dell’elite e degli “utili idioti” di togliattiana memoria . La storia di Asia Bibi va ricordata in tutte le sedi come esempio di coraggio, coerenza e sacrificio, nulla a che vedere con ragazzette superficiali, false ong e media drogati. Complimenti all’autrice che purtoppo è “vox in deserto clamat”!
German
16 Maggio 2020, 17:01 17:01
Ma cosa dici?
ALDO DI DIO
15 Maggio 2020, 14:35 14:35
Io sposto il problema dalla povera Romano (povera a 360 gradi, per le implicazioni tutte comportate dal caso) ai nostri incommentabili governanti e responsabili del cerimoniale, che hanno allestito la sua venuta in quelle condizioni; negando la necessaria discrezione e privacy, per cibarsi solo della celebrità a buon prezzo. Ma con questo hanno gettato l’Italia nell’angoscia e nei problemi che ne sono scaturiti. Perché quella visione poteva essere evitata e le spiegazioni venire dopo, con calma e delicatezza. Il guaio è stato combinato dai figuri che hanno allestito il circo dell’accoglienza, incapaci di prevedere che la vittima, così com’era, era impresentabile all’opinione pubblica italiana, e che sarebbe stato meglio condurla direttamente a casa, senza telecamere. Ma tant’è: chi può ormai convincere i pagliacci al Parlamento, quelli che si gridano addosso, si aggrediscono e si sputano in faccia, a rinunciare all’occasione che il destino mette sulla loro strada per aumentare di un solo grammo la loro notorietà ed il consenso?
Grazie, Lorenza Formicola di questo articolo illuminante, chiaro, verace! C’è tanta ignoranza e tanta ipocrisia su questo argomento, ma tu ha i messo bene tutti i puntini sulle “i” e non hai esitato a dire sì sì, no no !! Chi vuole capire , capisce! Continua a scrivere, ti prego…
Enzo Azzarello da Roma
Tutti coloro che stanno in silenzio davanti agli orrori islamici sono corresponsabili. Parlare di multiculturalismo e di laicità in Italia è troppo semplice. In gran parte del mondo islamico i diritti umani non sono riconosciuti nell’indifferenza del mondo occidentale. Sarebbe ora di svegliarsi, indignarsi verso tutti quei paesi islamici che calpestano i diritti delle donne, dei bambini, delle minoranze religiose, degli omosessuali.
Mi hai aperto la mente. Complimenti per l’articolo.
Articolo corretto, perfino commovente a tratti con molti fatti reali, in particolare riferiti a Asia Bibi, per la quale una parte dell’opinione pubblica si è mossa ( Zapping di qualche anno fa su radio1, prima che cacciassero il non sufficientemente allineato Aldo Forbice), ma che certamente non ha avuto riscontri mediatici come meritava ed è vero che femministe, ONG e sardine varie non si vedono in questi casi perchè profondamente IGNORANTI, in mala fede e di cultura(?) totalitaria. Il concetto liberale della responsabilità individuale va ricordato alle Silvia Romano di turno, perchè è la base di una corretta convivenza, tollerante, ma rigorosa, che da noi è poco diffusa per giustificare i comodi dell’elite e degli “utili idioti” di togliattiana memoria . La storia di Asia Bibi va ricordata in tutte le sedi come esempio di coraggio, coerenza e sacrificio, nulla a che vedere con ragazzette superficiali, false ong e media drogati. Complimenti all’autrice che purtoppo è “vox in deserto clamat”!
Ma cosa dici?
Io sposto il problema dalla povera Romano (povera a 360 gradi, per le implicazioni tutte comportate dal caso) ai nostri incommentabili governanti e responsabili del cerimoniale, che hanno allestito la sua venuta in quelle condizioni; negando la necessaria discrezione e privacy, per cibarsi solo della celebrità a buon prezzo. Ma con questo hanno gettato l’Italia nell’angoscia e nei problemi che ne sono scaturiti. Perché quella visione poteva essere evitata e le spiegazioni venire dopo, con calma e delicatezza. Il guaio è stato combinato dai figuri che hanno allestito il circo dell’accoglienza, incapaci di prevedere che la vittima, così com’era, era impresentabile all’opinione pubblica italiana, e che sarebbe stato meglio condurla direttamente a casa, senza telecamere. Ma tant’è: chi può ormai convincere i pagliacci al Parlamento, quelli che si gridano addosso, si aggrediscono e si sputano in faccia, a rinunciare all’occasione che il destino mette sulla loro strada per aumentare di un solo grammo la loro notorietà ed il consenso?