Una missione a sorpresa a Mar-a-Lago. Giorgia Meloni nella notte italiana, il pomeriggio in Florida, ha incontrato il presidente eletto americano Donald Trump. Un viaggio segreto, organizzato nel massimo riserbo, a due settimane dall’insediamento del tycoon alla Casa Bianca e anticipa di qualche giorno la visita di Joe Biden in Italia. L’aereo del primo ministro è decollato nella mattinata di ieri poco dopo le 11.00 e, dopo lo scalo tecnico all’aeroporto internazionale di Shannon, ha ripreso il viaggio per gli Stati Uniti. Tanti i temi sul tavolo, a partire da Cecilia Sala.
L’agenda dell’incontro di Mar-a-Lago non è stata rivelata, ma è inevitabile che tra i temi di cui Meloni e Trump hanno parlato sia spuntato il caso della giornalista del Foglio e di Chora Media che si trova da giorni prigioniera a Evin, in Iran. La sua vicenda è legata a doppio filo a quella dell’ingegnere dei droni Abedini Najafabani, accusato da Washington “di aver supportato i pasdaran di Teheran nell’acquisizione di componenti tecnologiche a duplice uso civile e militare montate sui droni in uso al Corpo dei Guardiani della Rivoluzione: in particolare il sistema di navigazione del modello di drone che il 28 gennaio 2024 uccise in un avamposto giordano tre soldati americani e ferì altre 38 persone”. Gli Usa chiedono all’Italia l’estrazione del 38enne, per il quale Teheran ha chiesto il rilascio.
Ma non solo: tra i temi sul tavolo spazio anche quello legato alle guerre in Ucraina e Medio Oriente, la questione dei dazi e più in generale il rapporto tra Stati Uniti ed Unione europea, con il presidente del Consiglio italiano che punta ad essere un ponte tra l’Europa e la nuova amministrazione targata Trump. Nessuna conferma, invece, sulla presenza della Meloni all’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, in programma il 20 gennaio.
Come evidenziato in precedenza, tra i temi al centro del dialogo tra Meloni e Trump anche l’Ucraina. Pochi giorni fa il premier italiano aveva evidenziato: “Ho letto le ultime dichiarazioni del presidente eletto degli Stati Uniti Trump. Cito testualmente: “Putin dovrebbe pensare che è arrivato il momento (per fare la pace; ndr) perché ha perso. Quando perdi 700 mila persone, è il momento”, “voglio arrivare ad un accordo e il solo modo di arrivarci è quello di non abbandonare” l’Ucraina – le sue parole a Sette – Sono parole totalmente sovrapponibili a quelle che ho ripetuto, a nome dell’Italia, in molte occasioni”.
Il legame tra Italia e Usa è segnato anche dall’ottimo rapporto tra Meloni e Elon Musk, pronto a investire nel Belpaese. Attestati di stima reciproci tra le parti, queste le parole del premier su mister Tesla nella stessa intervista: “Siamo sicuramente due persone che hanno un ottimo rapporto. Elon Musk è un uomo geniale ed è sempre molto interessante confrontarsi con lui. Musk è una grande personalità del nostro tempo, un innovatore straordinario e che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro. Trovo naturale poter dialogare con lui. Certo, ci sono cose su cui il nostro punto di vista è più simile, altre che ci vedono più distanti, ma questo non impedisce il confronto. E, mi consenta, fa abbastanza sorridere chi fino a ieri esaltava Musk come un genio e oggi invece lo dipinge come un mostro, solo perché ha scelto il campo ritenuto “sbagliato” della barricata. Io, da sempre, non ragiono così”.
Franco Lodige, 5 gennaio 2025
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