Un Grand Tour” del “secolo breve”, ammirando le opere degli artisti più celebri e innovativi del Novecento. E’ il dono che il Crédit Agricole Italia ha pensato per tutti gli appassionati di arte con la mostra “Da Arturo Martini ad Andy Warhol. Il Novecento nelle Collezioni Crédit Agricole”. La rassegna, che si apre domani a Milano con ingresso libero, abbraccia una sessantina dei lavori più rappresentativi che fanno parte della collezione della banca guidata nel nostro paese dall’amministratore delegato e senior country officer Giampiero Maioli. Si tratta di opere di pittura, scultura e design di Max Ernst, Emilio Vedova, Ennio Morlotti, Roberto Crippa, Gianni Dova, Giuseppe Terragni, Pietro Consagra, Daniel Spoerri, Victor Brauner, Ettore Sottsass Jr., Sebastián Matta, William Congdon, Wifredo Lam, Novello Finotti, Marino Marini, Alessandro Pomi, Renato Guttuso, Francesco Messina, Graham Vivian Sutherland e Arnaldo Pomodoro, oltre naturalmente a quelli Andy Warhol e Arturo Martini.
Fassati: “Impegnati a promuovere la cultura sul territorio”
“Per la prima volta Crédit Agricole Italia organizza a Milano una mostra per esporre alcune opere del proprio patrimonio artistico che si compone di un catalogo variegato tra quadri, sculture, disegni, stampe, dal 1400 fino ai giorni nostri, che rivengono dalle nove banche regionali aggregate nei vari anni” ha dichiarato Ariberto Fassati, presidente di Crédit Agricole Italia. “Promuovere la cultura attraverso la realizzazione di mostre – prosegue Fassati – rappresenta per noi un’opportunità unica per valorizzare il nostro patrimonio artistico rendendolo accessibile al pubblico, sostenendo il territorio e contribuendo alla sua crescita culturale. Ci consente inoltre di riaffermare alcuni capisaldi del nostro operato quali sostenibilità e innovazione.”
Al Palazzo delle Stelline di Milano
A ospitare la mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 14 dicembre, è la Galleria Crédit Agricole – Refettorio delle Stelline in corso Magenta 59, uno dei luoghi storici simbolo del capoluogo lombardo: il complesso è stato eretto nel Seicento sull’antico monastero benedettino di S. Maria della Stella. L’iniziativa voluta dal Crédit Agricole Italia ha come fulcro il polo oppositivo-complementare di due “Cenacoli” – quello di Andy Warhol ispirato all’Ultima Cena leonardesca, con cui era stato inaugurato lo stesso spazio espositivo delle Stelline nel 1987, e quello enigmatico dipinto da Alessandro Pomi nel 1931. L’allestimento offre una visione curatoriale che porta i visitatori all’interno di un viaggio emozionale nell’arte del Novecento, lungo un percorso articolato in nuclei chiaramente identificabili e in grado di generare una moltitudine di richiami e rimandi reciproci. “Grazie alla provenienza variegata delle opere esposte, questa mostra permette ad autori e firme inusuali, espressione di determinati territori, di confrontarsi con autori come Warhol ed Ernst, alla luce dei temi e dei soggetti rappresentativa – rimarca il professor Marco Meneguzzo che ha presentato la rassegna insieme Fassati – Non si tratta quindi di percorrere la storia dell’arte, ma la storia delle opere. Una caratteristica che rende questa mostra apprezzabile tanto dai grandi esperti e specialisti, quanto da chi non è solito approcciare le tematiche artistiche”. Per prenotarsi basta clicca qui https://www.adartem.it/
Il piano di Crédit Agricole Italia per l’arte
L’iniziativa milanese rientra nel piano strategico di Crédit Agricole Italia, volto a promuovere l’arte e la cultura in tutti i territori di insediamento della banca. Questa iniziativa va infatti a inserirsi in un più ampio piano di valorizzazione del patrimonio artistico corporate, che si è già concretizzato attraverso l’apertura della Galleria Digitale (https://www.credit-agricole.it/galleria) e l’esposizione permanente open air di sculture nel parco del Green Life, sede direzionale del Gruppo a Parma.
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