Quello che è singolare in questa storia è che una persona che, travolta da un film che conteneva un messaggio di odio, dopo profonda riflessione, cambia idea ed abbraccia una nuova fede e da lì semina, in prima persona, nuovo odio in senso inverso, in un cortocircuito che se da una parte ha una difficile spiegazione, dall’altra non fa che confermare che generalmente, non è una regola, i nuovi convertiti all’Islam troppo spesso, purtroppo, anziché agire da ponte fra le varie fedi scendono nelle trincee della mente e diventano i guerrieri di una guerra tra fedi religiose che nel 2020 non dovrebbe, il condizionale è obbligatorio, avere più senso. Per questo, e per tanti altri motivi di carattere politico, religioso e sociale, speriamo soltanto che la luce del Signore illumini le menti di noi tutti, in particolare quelle dei più deboli.
Michael Sfaradi, 5 maggio 2020