Esteri

Da New York l’ideona per la Schlein: carte prepagate per i migranti

Dopo le proteste per l’invasione di clandestini in città, il sindaco dem Eric Adams destina altri soldi a chi arriva nella Grande Mela

New York sindaco

La linea buonista dell’amministrazione Biden negli Stati Uniti ha causato un’invasione di migranti senza precedenti. New York è tra le città più colpite dall’ondata, tra centri di accoglienza allo stremo e l’aumento vertiginoso di senzatetto. Il sindaco dem Eric Adams ha spesso puntato il dito contro la Casa Bianca, invocando interventi economici e contributi concreti anziché le solite chiacchiere. Disposto a tutto pur di invertire il trend, il primo cittadino rosso ha pensato all’ipotesi di offrire il biglietto aereo agli immigrati per incentivarli a cambiare città. Negli ultimi mesi la situazione non è migliorata, eppure l’ultima trovata dell’amministrazione sembra il classico progetto di Elly Schlein (che temiamo possa prendere ispirazione): una carta prepagata per gli immigrati di NY.

Secondo quanto reso noto dal New York Post, l’amministrazione di Adams inizierà presto a distribuire carte di credito alle famiglie di migranti ospitate negli hotel della Grande Mela. Il programma pilota da 53 milioni di dollari sarà gestito dalla società del New Jersey Mobility Capital Finance e fornirà ai richiedenti asilo che arrivano al Roosevelt Hotel i contanti della città per aiutarli ad acquistare cibo. Il piano prevede inizialmente il sostegno a 500 famiglie con soggiorni di breve durata in albergo: la card andrà a sostituire l’attuale servizio di ristorazione offerto dalla location.

Secondo quanto previsto dalla giunta di sinistra, le prepagate possono essere utilizzate nei negozi di alimentari, nei supermercati e nei minimarket. Quali sono i sistemi di sorveglianza e/o di controllo? I migranti devono firmare un affidavit (dichiarazione scritta e giurata, ndr) in cui giurano che spenderanno i fondi solo in cibo e articoli per bambini, altrimenti rischiano l’espulsione dal programma. L’iniziativa Immediate Response Card è simile al programma statale di buoni pasto, denominato SNAP, che fornisce ai newyorkesi a basso reddito una carta di credito per coprire il costo dei pasti e fornirà fondi sulla stessa scala, ma rischia di trasformarsi nell’ennesimo incentivo ai richiedenti asilo per scegliere New York.

L’importo su ciascuna carta varierà a seconda delle dimensioni della famiglia e dell’eventuale entrata di reddito, secondo i dettagli del contratto. Una famiglia di quattro persone, ad esempio, potrebbe ricevere quasi 1.000 dollari al mese, che equivalgono a 35 dollari al giorno per il cibo. Le carte verranno ricaricate ogni 28 giorni. La società Mobility Capital Finance ha evidenziato con il CEO Wole Coaxum che l’obiettivo “è quello di espandere l’accesso alle risorse finanziarie per le persone escluse dal sistema bancario, come i richiedenti asilo, aiutando allo stesso tempo l’economia locale”.

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Ma presto la platea potrebbe allargarsi: se il programma avrà successo, l’amministrazione Adams lo estenderà a tutte le famiglie di migranti ospitate negli hotel, che attualmente sono 15 mila. “Questo non solo darà alle famiglie la possibilità di acquistare cibo fresco e gli articoli per bambini di loro scelta, ma si prevede che il programma pilota farà risparmiare a New York City più di 600.000 dollari al mese, o più di 7,2 milioni di dollari all’anno”, ha detto il portavoce di Adams, Kayla Mamelak, senza spiegare come. Speriamo che la Schlein non legga la notizia.

Massimo Balsamo, 6 febbraio 2024