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“Da ubriaco giocava con la bomba a mano”. La tesi di Putin sulla morte di Prigozhin

“Morte dovuta a delle schegge di granata. Nessun impatto esterno”. La tesi di Vladimir Putin sulla morte del capo della Wagner

Era Christo Grozev, tra gli analisti di punta della gruppo di analisti di open source intelligence Bellingcat, a prevedere quale sarebbe stato il futuro del leader della Wagner Prigozhin, dopo il tentato golpe contro Vladimir Putin. Pochi giorni dopo il fallimento della ‘marcia per la giustizia, infatti, Grozev mise alla luce due possibili alternative. La prima: “Tra sei mesi, Prigozhin sarà morto“. Oppure, la seconda: “Ci sarà un altro colpo di Stato”.

Mistero Prigozhin

Non sono passate neanche tre settimane ed il primo scenario si è immediatamente realizzato. Dopo le voci di una probabile presenza dell’ex capo del gruppo mercenario in Bielorussia (dove Lukashenko è stato l’asse fondamentale per risolvere le tensioni tra la Wagner ed il Cremlino), la morte del militare è arrivata lo scorso 23 agosto in circostanze a dir poco sospette.

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D’altro canto, non sarebbe il primo caso in cui Mosca decida di eliminare gli oppositori e le voci fuori dal coro di Vladimir Putin. Ed è proprio la teoria che quest’ultimo ha dato nelle ultime ore, sempre sulla morte di Prigozhin, ad offrire sempre più interrogativi. Secondo la versione del numero uno del Cremlino, infatti, il jet precipitato “non ha subito alcun impatto esterno”. Anzi, a causarne l’esplosione e la caduta sarebbero state schegge di granata, poi trovate nei corpi delle vittime. Ma il meglio deve ancora arrivare: i leader del gruppo Wagner, infatti, sarebbero saliti a bordo dell’aereo ubriachi, e a causa dell’abuso delle sostanze alcoliche avrebbero poi gettato delle bombe a mano all’interno del velivolo.

La tesi di Putin

“Il presidente della commissione investigativa – ha dichiarato Putin – ha presentato un rapporto pochi giorni fa, secondo cui frammenti di bomba a mano sono stati rinvenuti nei corpi delle vittime. Non c’è stata alcuna influenza esterna sull’aereo, è un fatto acclarato“. Peccato, però, non siano stati fatti esami tossicologici durante l’autopsia, proprio per verificare l’eventuale presenza di alcol e droghe nelle vittime. Ed a dichiararlo è stato lo stesso Putin. L’unico elemento su cui si fonda la teoria sarebbe il ritrovamento di alcol e droghe, dopo il tentativo fallito di colpo di Stato da parte della Wagner. Un elemento a dir poco circostanziale (e tutto da verificare), ma che il leader russo interpreta come prova piena.

Nel frattempo, a quasi due mesi di distanza, manca ancora il rapporto finale dell’indagine sull’incidente aereo, come dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov. Un altro dettaglio che oscura i fatti reali intorno alla morte di Prigozhin. Un insabbiamento che fa presagire sempre più ad una resa dei conti indetta da Mosca.