Ancora più grave, a dimostrazione della deriva non solo teologica ma anche politica e culturale della chiesa, la risposta alla demenziale proposta del ministro Fioramonti di togliere il crocefisso nelle scuole. In luogo di contrapporsi in termini teologici, pastorali, culturali, e anche in punta di diritto
(il Concordato) i vescovi non hanno trovato nulla di meglio di dirsi contrari per non tirare la volata elettorale a Salvini. Un domani che il leader leghista non ci sarà più, vorrà dire che la Cei festeggerà alla cacciata della croce e magari alla sua sostituzione con la mezzaluna.
Marco Gervasoni, 2 ottobre 2019